Visita il sito web
Tempo per la lettura: 3 minuti
INFRASTRUTTURE

Augusta, un nuovo ponte per collegare isola e terraferma

Progetto da 20 milioni: servirà a asnellire il traffico caos (e a dare sicurezza)

Container sui piazzali del porto siciliano di Augusta

AUGUSTA (Siracusa). Una terza via di collegamento tra l’isola di Augusta e la terraferma: è il progetto che sta per decollare nel porto di Augusta. Sono stati consegnati i lavori del nuovo “ponte”: ne dà notizia l’ Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sicilia orientale sottolineando che stiamo parlando di un’«opera strategica che, oltre a garantire un raccordo logistico di impianti portuali civili e militari e servizi tecnico-nautici per le attività portuali, consentirà la deviazione del traffico pesante sulla nuova strada e rappresenterà un’importante via di fuga in caso di emergenze».

L’investimento rientra nei fondi del Pnrr e ha a che fare con tre elementi:

  • la riqualificazione del viadotto di accesso al porto commerciale di Augusta, già ultimata per un importo di oltre un milione;
  • la riqualificazione strutturale dei piloni del viadotto Federico II, in via di ultimazione, per una cifra pari a quasi 2 milioni;
  • l’intervento in questione che dovrebbe essere completato entro il 30 giugno del prossimo anno dalla ditta aggiudicataria Fenix Consorzio Stabile di Bologna, consorziata esecutrice Two Smart Building che ha sede in Tremestieri Etneo (Catania).

È da sottolineare che il porto di Augusta rappresenta per la Marina Militare una delle tre basi navali principali dov’è permanentemente dislocata l’aliquota della flotta nazionale destinata al pattugliamento d’altura: «Le strutture della Base Navale si trovano perlopiù nell’isola – mette in evidenza l’ammiraglio Andrea Cottini, comandante del Comando Marittimo di Sicilia – attualmente collegata alla terraferma mediante l’antico ponte Rivellino Quintana, risalente all’Ottocento, che prevede l’attraversamento dell’antica Porta Spagnola di accesso al centro storico della città, e dal viadotto ponte Federico II».

Francesco Di Sarcina: alla guida dell’Authority della Sicilia Est

Il comandante Cottini segnala che il ponte Rivellino è «un manufatto storico di dimensioni modeste» e non è idoneo a «sostenere il traffico veicolare tra le due parti della città». In effetti, il viadotto ponte Federico II – viene fatto rilevare – rappresenta l’unica via di collegamento del traffico pesante tra la terraferma e l’isola: obbliga all’attraversamento delle antiche e strette vie urbane e conseguenti limitazioni in caso di impossibilità all’utilizzo del ponte Federico II.

Descrivendo l’identikit della nuova opera si ribadisce che contempla la realizzazione di due impalcati da ponte separati deputati uno esclusivamente all’utenza militare e l’altro al traffico civile. E gli alberi esistenti? L’Authority annuncia che provvederà al taglio, ma si occuperà poi della successiva ripiantumazione.

È un progetto da «oltre 20 milioni di euro» ed  è il «frutto di una significativa sinergia» che ha visto coinvolti l’istituzione portuale, il Comune di Augusta e la Marina Militare, in particolare lo Stato Maggiore della Marina (Segretariato Generale della Difesa, Direzione dei Lavori e del Demanio): ci si è riusciti in virtù di un accordo di programma che ha creato le condizioni per «uno sforzo congiunto nella realizzazione dell’infrastruttura».

Augusta: lo schema della nuova viabilità

«Si inserisce in un contesto di grande importanza non solo per l’Authority ma per tutto il territorio augustano e l’area militare: questa è una vera svolta nello sviluppo logistico, trasportistico e in termini di viabilità e sicurezza del comprensorio», spiega Francesco Di Sarcina, presidente dell’ente portuale siciliano.

«Si tratta di un’efficace ed efficiente soluzione anche in ordine agli aspetti di protezione civile», sottolinea il sindaco di Augusta Giuseppe Di Mare: «Si configura di fatto una terza via di fuga in caso di calamità naturali o eventi metereologici straordinari: viste le forti limitazioni del ponte Rivellino, assicurerebbe elevata sicurezza in caso di esodo della cittadinanza dell’isola. Inoltre la deviazione del traffico avrà come immediata conseguenza il decongestionamento del traffico con notevoli benefici per tutti».

.

Pubblicato il
13 Luglio 2025

Potrebbe interessarti

Il neo-kompanjia Stachanov

Il kompanjia Aleksej Stachanov in confronto era, come si dice da noi, uno scansafatiche: cioè robetta. Perché oggi l’avvocato Matteo Paroli copre in contemporanea due cariche da far tremare le vene ai polsi. È...

Leggi ancora

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio