Uggè: noi dell’autotrasporto al fianco degli agricoltori contro le assurdità di Bruxelles

Paolo Uggè
MILANO. L’autotrasporto guarda con attenzione alla protesta degli agricoltori a Bruxelles: «Comprendiamo e sosteniamo la loro protesta perché la nostra categoria vive la stessa situazione con continui tagli e barriere». Sono queste le parole di Paolo Uggè, storico numero uno di Fai-Conftrasporto, di fronte alla contestazione degli agricoltori contro il taglio del 20% delle risorse della “Pac” come proposto dalla Commissione Von der Leyen nel nuovo Quadro finanziario pluriennale 2028-2034.
Uggè mette l’accento su quelle che ritiene ingiustizie contro il proprio settore: a cominciare dal fatto che l’emendamento al regolamento sulle emissioni di Co2 prevede per le auto e per i van l’introduzione di una certa qual flessibilità per il calcolo delle emissioni dei veicoli, invece «sorprendentemente esclude i camion: perché ci deve essere questo differente trattamento tra auto e veicoli pesanti?».
L’esponente di Fai-Conftrasporto se la prende perché Bruxelles, a suo giudizio, esaspera gli imprenditori dell’autotrasporto e della logistica «con continue barriere e continui accordi politici per limitare la libera attività imprenditoriale con la scusa di proteggere l’ambiente». Poi rincara la dose: «Quando sarà riconosciuto finalmente il principio della neutralità tecnologica senza interpretazioni rigide che riconoscono solo i carburanti sintetici?».
Uggè si appella agli europarlamentari italiani: devono comprendere – afferma – che «manca poco alla chiusura delle imprese italiane della logistica, un modello di eccellenza in tutto il mondo, composto da piccole e medie imprese che permettono al “Sistema Italia” di poter essere competitivo nel mondo». E aggiunge: «Il tempo per le discussioni e i ragionamenti è terminato, ora aspettiamo solo risposte sensate da Bruxelles».