Riesplodono le compravendite di case (ma solo a Livorno città)
Dietro c'è anche il bisogno di smobilizzare i risparmi delle generazioni precedenti

Questa tabella è stata elaborata sulla base dei dati dell’Osservatorio mercato immobiliare (Omi) dell’Agenzia delle Entrate e si basa sui dati reali degli atti effettivamente registrati
LIVORNO. Fa un balzo all’insù nel primo trimestre di quest’anno il grafico delle compravendite di abitazioni da parte di persone fisiche: da Capodanno a fine marzo sono state mezzo migliaio (anzi, per la precisione: 500,06 in quanto con i decimali si calcolano anche i passaggi di quote, oltre a case intere). Oltre cento in più rispetto a quanto era accaduto nello stesso periodo dello scorso anno: ne erano passate di mano 395,11.
È vero che del centinaio di città capoluogo soltanto 13 hanno fatto segnare un arretramento (ma fra queste c’è Firenze), è vero che in due capoluoghi di provincia su tre l’incremento delle case compravendute ha superato i dieci punti percentuali ma il 26,6% in più rappresenta pur sempre una crescita ragguardevole: nella metà del Bel Paese a nord di Roma si contano solamente 16 città dove l’impennata è stata più rilevante (a Sondrio ha sfiorato addirittura l’82%, a Pistoia ha superato il 38% e a Alessandria è arrivato a un niente dal 33% in più). Non solo: se guardiamo alla dimensione demografica, si tratta di città medio-piccole, Livorno con i suoi 150mila abitanti fa caso a sé.
DALL’ARCHIVIO: qui il link a precedenti articoli della Gazzetta Marittima su questo argomento: il primo è aggiornato al settembre 2024, il secondo comprende la situazione fino alla fine dello scorso dicembre
A “fotografare” la situazione è il dato più affidabile che ci possa essere: sono gli atti ufficialmente registrati sotto gli occhi del fisco e catalogati dall’Osservatorio mercato immobiliare dell’Agenzia delle Entrate: insomma, non una stima ipotetica o la proiezione di un campione statistico. Va detto però che in ogni compravendita c’è chi compra e c’è chi vende: è la scoperta dell’acqua calda ma giova ripeterlo perché può non esser detto che sia soprattutto voglia di comprare (e la sicurezza di avere i mezzi economici per poterselo permettere): può capitare anche che vi sia una ondata di vendite per necessità o comunque per trasformare in liquidità i risparmi delle generazioni precedenti. Magari vendendo la casa della nonna o la mansarda che ha lasciato lo zio in eredità.
Certo è – lo dice il quantitativo di atti notarili registrati – che nei primi tre mesi dell’anno non esiste niente di uguali in tutta la Toscana, eccezion fatta per il già citato caso di Pistoia. Con una differenza: in quella realtà territoriale il boom di compravendite è stato nel resto della provincia meno marcato che nel capoluogo ma comunque significativo. Per Livorno non è così: nel primo trimestre 2025 i passaggi di mano degli appartamenti sono aumentati molto in città e, al contrario, hanno fatto registrare una crescita poco più di zero (più 2,8%) nel resto del territorio provinciale da Collesalvetti a Riotorto, isole comprese.
Mauro Zucchelli