Gioia Tauro, più 10,6% nei primi otto mesi e ora si sogna un 2025 oltre quota 4 milioni
Il commissario Piacenza accoglie il direttore dell’agenzia ambientale: collaboriamo

Il commissario Paolo Piacenza e il direttore Arpacal Michelangelo Iannone, durante il sopralluogo
GIOIA TAURO. A dispetto della crisi del Mar Rosso e dei contraccolpi per gli effetti distorsivi della direttiva europea Ets, il porto di Gioia Tauro non la smette di crescere: l’aumento dei traffici marittimo-portuali continua a essere a livelli da primato. Basti dire che i brillanti risultati della prima metà dell’anno sono risultati cristallizzati da quanto emerso nel bimestre estivo: nell’arco dei primi otto mesi, cioè da Capodanno fino a tutto agosto, sono stati movimentati 2,91 milioni di teu, 280mila in più – dunque con un incremento del 10,6% – rispetto a quanto avvenuto nello stesso periodo dello scorso anno. Quanto basta per far immaginare di poter chiudere il 2025 «ben oltre la soglia dei 4 milioni di teu», com’è stato sottolineato da una nota dell’Authority gioiese guidata ora dal commissario straordinario Paolo Piacenza, che continua a rivestire anche l’incarico di segretario generale dell’Autorità di Sistema Portuale a Genova, al fianco di Matteo Paroli.
Si conferma il brillante andamento della prima metà dell’annata, già sottolineato dall’ammiraglio livornese Andrea Agostinelli prima di lasciare il ruolo di presidente dell’istituzione portuale calabrese: a fine giugno si era già a quota 2,18 milioni di teu. E siccome l’anno precedente si era chiuso a 3,94 milioni di teu e siccome nei primi sei mesi l’incremento era stato del 10,5%…
Quel che balza agli occhi adesso è che anche nel bimestre estivo questa tendenza non è affatto tornata sui propri passi: al contrario, seppure lievemente ma è perfino migliorata (più 10,6%).

Da sinistra: Il commissario Paolo Piacenza e il direttore Arpacal Michelangelo Iannone
L’occasione per annunciare i dati è stato il faccia a faccia che, in nome di «nuove sinergie istituzionali», ha visto di fronte nel porto calabrese il direttore generale dell’Arpacal Michelangelo Iannone e il commissario Piacenza. Alla visita hanno preso parte anche il segretario generale dell’Autorità di Sistema Portuale e le strutture tecniche dell’ente, oltre ai rappresentanti del Terminal Mct (con l’amministratore delegato Antonio Davide Testi) e del Terminal Automar (con la resposabile Rosy Ficara).
Il direttore dell’agenzia ambientale calabrese è stato ragguagliato in merito alla capacità di ricevere «le portacontainer più grandi al mondo, lunghe oltre 400 metri, 60 di larghezza e una capacità di trasporto superiore ai 23mila teu». Piacenza gli ha indicato la programmazione infrastrutturale e ha illustrato gli interventi, in itinere e in programmazione: sono stati «pianificati dall’ente – è stato ribadito – per garantire l’ulteriore crescita dello scalo di Gioia Tauro, inserito a pieno titolo nel contesto internazionale dei trasporti marittimi globali». Fra le opere in corso di costruzione figura l’elettrificazione delle banchine portuali: saranno terminati entro il 2026 e si avvalgono di «oltre 66 milioni di euro da fondi Pnrr»; assicureranno l’alimentazione “verde” delle mega-navi che attraccheranno lungo le banchine del porto di Gioia Tauro.
A conclusione della visita, secondo quanto viene riferito, il commissario Piacenza e il direttore Iannone hanno concordato di «avviare l’iter amministrativo affinché si possa addivenire alla stipula di un protocollo tra l’Autorità di Sistema e l’Arpacal al fine di tracciare strategie comuni e individuare “best practice”, poste a fondamento di un’efficace collaborazione istituzionale»: c’è – viene messo in rilievo – da dare «inizio ad un programma congiunto che generi ricadute economico-sociali sull’intero territorio regionale garantendo, al contempo, la sostenibilità ambientale delle attività portuali».