La “dimensione subacquea” è sempre più importante: nasce l’Osservatorio
Patto di collaborazione tra Polo nazionale, Unioncamere e Assonautica

Accordo di collaborazione tra il Polo Nazionale della Dimensione Subacquea, l’Unioncamere e l’Assonautica Italiana
ROMA. Una recente ricerca di Pwc stima che il mercato italiano della dimensione subacquea raggiungerà «i 204 milioni di euro entro il 2030 con una crescita del 15,1%»: lo farà «mantenendo la leadership internazionale» grazie anche al contributo dei bandi promossi dal Pns (Polo nazionale della dimensione subacquea) che hanno «coinvolto fin qui un ecosistema di 190 realtà».
Questi aspetti sono al centro dell’accordo di collaborazione tra il Polo Nazionale della Dimensione Subacquea (Pns), l’Unioncamere e l’Assonautica Italiana (associazione per lo sviluppo dell’economia del mare di Unioncamere). Lo scopo è presto detto: condividere i dati non classificati e dare vota a iniziative congiunte che promuovano le rispettive funzioni nel settore subacqueo e in tal modo, come viene indicato, «rafforzare la cooperazione istituzionale tra le tre realtà, protagoniste nello scenario della blue economy italiana».
È così che Pns, Unioncamere e Assonautica Italiana mirano a aggregare un sistema di dati e di risultati di attività di ricerca e sviluppo attraverso la creazione di un Osservatorio privilegiato sulla Dimensione Subacquea, che «unico in Italia» è destinato a divenire «un punto di riferimento per l’analisi e la valorizzazione delle attività subacquee nel nostro Paese».
Occhi puntati sul patrimonio di competenze proprio del sistema camerale italiano, in particolare con il suo Centro Studi delle Camere di Commercio Guglielmo Tagliacarne e l’Osservatorio Nazionale sull’Economia del Mare (Ossermare) in termini di analisi e osservazione dei dati: è per questa via che, rendendo “visibili” i dati, si punta a far emergere «l’importanza sempre più evidente dell’ “underwater”» e dare al settore «una sua riconoscibilità anche economica».
Il Polo Nazionale della Dimensione Subacquea è stato inaugurato nel dicembre di due anni fa su impulso del ministro della difesa Guido Crosetto: l’idea è farne un catalizzatore della comunità subacqueo nazionale. In che modo? Mettendo insieme «istituzioni, industria, start-up, università e centri di ricerca», questa l’idea di fondo. La missione: «valorizzare le capacità di innovazione e consolidare la sovranità tecnologica della filiera subacquea italiana», è stato ribadito.
Il sistema delle realtà delle Camere di Commercio coagulato a livello nazionale in Unioncamere, «anche grazie al supporto del suo braccio operativo Assonautica Italiana», ha inserito da tempo – viene messo in evidenza – l’economia del mare tra le linee strategiche quale «risorsa capace di generare ricchezza, occupazione e innovazione secondo un modello collaborativo e sostenibile».

Da sinistra: ammiraglio Berutti Bergotto, Pns Andrea Prete, Unioncamere Giovanni Acampora Assonautica, durante la firma
A firmare l’intesa sono stati l’ammiraglio di squadra Giuseppe Berutti Bergotto, presidente del Comitato di direzione strategica del Polo Nazionale della Dimensione Subacquea, con il presidente di Unioncamere, Andrea Prete, e il presidente di Assonautica Italiana, Giovanni Acampora, alla presenza del capo di gabinetto del ministro per la protezione civile e le politiche del mare, Riccardo Rigillo.
«È una collaborazione che ha finalità operative e prevede la condivisione di dati, misurazioni e rilevamenti che afferiscono le attività di ricerca e sviluppo reciprocamente svolte, nel rispetto delle norme di settore, anche al fine di creare un Osservatorio privilegiato sulla subacquea quale asse portante della blue economy», dice l’ammiraglio di squadra Giuseppe Berutti Bergotto dalla sponda del Pns.
Dalla plancia di comando di Unioncamere, ribadendo la propria soddsfazione per l’ “alleanza” con il Pns, Andrea Prete sottolinea di essere «convinto che la frontiera “underwater” abbia una importanza crescente a livello economico e tecnologico». Aggiungendo poi: «Questa intesa istituzionale avrà un impatto concreto: accompagnare le imprese e le start-up innovative verso le opportunità offerte dal Pns e favorire la partecipazione delle categorie economiche ai bandi e progetti strategici».
Da parte di Assonautica Italiana il presidente Giovanni Acampora tiene a ribadire la rilevanza che ha la dimensione subacquea come «settore strategico per il futuro del nostro Paese». L’accordo adesso reso pubblico «rappresenta un ulteriore passo in avanti: sono maturi i tempi per un primo forum nazionale sulla dimensione subacquea. Occorre uno sforzo comune per dare continuità a questo percorso, che apre grandi spazi di crescita economica alle nostre industrie in diversi settori dell’economia del mare: dalla sicurezza alla ricerca, dalle telecomunicazioni al turismo, fino all’acquacoltura e alla tutela ambientale».