Dieci milioni di documenti digitalizzati per la società di Assagenti e Spediporto
Coinvolte 10mila navi. L’ingegner Andrea Zoratti nuovo direttore generale

Zoratti Andrea, direttore generale Hub Telematica
GENOVA. La digitalizzazione è l’arma vincente sul fronte caldo della logistica: Hub Telematica, la società che è controllata alla pari da Assagenti e Spediporto, ha superato «la soglia dei 10 milioni di documenti digitalizzati con circa 60mila interventi e 10mila navi portacontainer o ro-ro coinvolte». A darne notizia è una nota in tandem delle due organizzazioni imprenditoriali della portualità: non è solo l’enunciazione di un dato statistico, il passo avanti è anche «nel processo di rafforzamento strategico e di potenziamento della governance». Concretizzato nel fatto che Andrea Zoratti, 57 anni, ingegnere meccanico laureato a Genova, è stato nominato direttore generale della società: Zoratti in passato ha collaborato – viene segnalato – con aziende del settore dello shipping e della logistica integrata e proviene dal ruolo di segretario generale dell’Istituto Internazionale delle Comunicazioni di Genova.
Assagenti e Spediporto sottolineano che la scelta «si lega all’accelerazione dell’innovazione che è condizione di base anche per l’apertura a nuovi mercati».
Il presidente di Hub telematica, Giorgio Cavo, sottolinea che «con la nomina dell’ingegner Zoratti la società ribadisce la volontà di proseguire e rafforzare il percorso di digitalizzazione in ambito logistico, confermando la sua operatività nel maggiore porto italiano, in altri scali del Paese e nell’elaborazione della Piattaforma logistica nazionale».
Zoratti spiega come già ora Hub Telematica sia un team ricco di passione e competenza: «A queste – afferma – desidero aggiungere le mie, per lavorare insieme allo sviluppo e all’ampiamento degli storici servizi già offerti al mondo della logistica portuale».
Giampaolo Botta e Paolo Pessina, amministratori delegati di Hub Telematica, mettono in evidenza che «un’accelerazione nel processo di digitalizzazione che è oggi più che mai di importanza determinante e strategica per il porto di Genova, chiamato quotidianamente ad affrontare difficoltà operative derivanti dall’esecuzione delle nuove opere e quindi fortemente motivato a garantire, attraverso una digitalizzazione documentale, una fluidificazione dei movimenti di merce e container in e out».