Sos Flotilla per Gaza, l’Usb chiama allo sciopero il 22 settembre
Il sindacato di base: se attaccano i nostri ragazzi, blocchiamo noi qui il porto
LIVORNO. «Non prendete impegni: prendete posizione». È questo uno degli slogan al centro della mobilitazione del sindacato di base Usb che annuncia uno sciopero generale per il 22 settembre come gesto per schierarsi:
- dalla parte delle popolazioni civili di Gaza martoriate dai bombardamenti dell’esercito israeliano;
- al fianco della “Global Sumud Flotilla”, la missione umanitaria che da Genova come da Barcellona, da Tunisi come da Augusta, sta convergendo verso la costa della Striscia per portare le centinaia di tonnellate di aiuti raccolti;
- contro «questa maledetta economia di guerra che uccide ovunque tranne che nei Palazzi del Potere».
Le autorità israeliane hanno detto che considerano la missione della “Flotilla” alla stregua di filo-Hamas e dunque ostili. Adesso il livello di allerta a difesa della missione di solidarietà popolare si è innalzato dopo i due incidenti sospetti che hanno bersagliato le barche dell’iniziativa pro-Gaza messa in piedi con una straordinaria mobilitazione dal basso: fra i militanti filo-Sumud ci sono pochi dubbi sul fatto che i due roghi siano riconducibili in qualche modo a iniziative di Tel Aviv.
Già dopo il primo incendio nella notte di lunedì 8 settembre, nel pomeriggio successivo era stato organizzato un presidio di protesta davanti al monumento dei Quattro Mori a Livorno: un centinaio di persone hanno fatto sentire la loro voce.
In una assemblea indetta davanti al varco Valessini è stato sottolineato un aspetto che sta dietro l’idea di bloccare il porto casomai la “Flotilla” venisse attaccata o colpita: «Vogliamo semplicemente portare un po’ di cibo a chi sta crepando perché non ha più nulla da mangiare, e questo intendono vietarlo. Al contrario, – questo il senso dell’argomentazione – guai a toccare il flusso di merci dirette a Israele che ogni giorno parte dai nostri porti. C’è qualcosa che non quadra: se accade qualcosa ai ragazzi della “Flotilla” o se li bloccano, saremo noi a farci sentire bloccando tutto».
«Il 22 settembre non si lavora, non si produce, non si obbedisce»: parola del sindacato extraconfederale che invita a costruire «insieme la rabbia, l’organizzazione e la lotta». Nel frattempo a Genova si è tenuta l’assemblea con i portuali del Calp, gli esponenti della missione e decine di realtà solidali. A Livorno – spiegano gli esponenti Usb labronici – «proseguiamo il confronto con tutti i soggetti che hanno condiviso le recenti mobilitazioni»