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LAVORI PUBBLICI

Palermo ridisegna l’interfaccia fra il porto e la città, all’Authority la regia dei lavori

Patto con Regione e Comune per un intervento da 12 milioni di euro

Da sinistra: Maurizio Carta, Roberto Lagalla e Annalisa Tardino

PALERMO. Aprire un nuovo varco portuale, realizzare una passerella pedonale che nella zona di piazza Camilleri colleghi alla città l’area portuale, creare una nuova rotatoria nei pressi di piazza della Pace, restringere lo spartitraffico centrale lungo via Crispi e rifare il manto stradale da via Cristoforo Colombo alla Capitaneria di porto. Detto in estrema sintesi, questo è l’identikit del progetto che a Palermo ridisegnerà il “waterfront Crispi” in nome della riqualificazione di questo spicchio della città siciliana.

È stato messo nero su bianco l’intesa che mette d’accordo il Comune di Palermo e l’Authority palermitana guidata dalla commissaria Annalisa Tardino. Obiettivo: l’istituzione portuale è stata individuata dal Comune come «unica stazione appaltante e soggetto attuatore per l’intera gestione del progetto». Stiamo parlando di lavori pubblici che contano su 12,5 milioni di finanziamento arrivati nelle mani della Regione Siciliana in virtù di un accordo sottoscritto nel maggio scorso con fra la premier Giorgia Meloni e il governatore Renato Schifani che ha messo sul tavolo i cosiddetti “fondi per lo sviluppo e la coesione”. La Regione ha assegnato al Comune di Palermo questi soldi e il Comune ha pensato di coinvolgere l’Authority affidandole la regia operativa dell’intervento come stazione appaltante («perché possiede le competenze professionali e gestionali adeguate, inclusa la metodologia “Building Information Modeling”, Bim). A ciò si aggiunga – è stato detto – che l’Autorità di Sistema è stazione appaltante anche per l’intervento limitrofo (relativo a “lavori di sistemazione e riqualificazione delle aree di interfaccia del porto di Palermo con la città”) e questo, si ritiene, «non può che accelerare l’attuazione dei nuovi cantieri».

Quanto ai tempi, in una nota dell’ente portuale si prevede che: 1) per ultimare i lavori sulla via Crispi spono da mettere in conto «otto mesi dall’avvio, il prossimo gennaio»; 2) per il sovrappasso invece «occorreranno 15 mesi a partire dal giugno 2026».

I lavori puntano – è stato ribadito presentando l’accordo Comune-Authority – a «ottimizzare i flussi veicolari e pedonali, migliorare gli attraversamenti e rafforzare le connessioni tra il porto e la città, in coerenza con la futura rete del sistema tram che interesserà la stessa via Crispi». Senza contare che tutto questo rientra in «una strategia per il decongestionamento del traffico nell’area limitrofa al porto commerciale (via Francesco Crispi e via dell’Arsenale) e di miglioramento della viabilità».

Queste le parole di Annalisa Tardino, commissario straordinario dell’Autorità di Sistema Portuale: «Immaginare il porto e la città come un unico organismo significa vedere tempi, azioni e spazi muoversi all’unisono: la crescente vicinanza tra le funzioni portuali e quelle urbane – afferma – apre la strada a cambiamenti profondi, che richiedono nuovi strumenti, procedure e modi di progettare. Ripensare il legame porto-città significa agire su più livelli, trasformando strategie e progetti in ponti concreti tra infrastruttura e vita urbana».

Così il sindaco palermitano Roberto Lagalla: «Via Francesco Crispi è da sempre uno dei principali assi di accesso alla città per chi arriva dal porto: è la nostra vetrina, la porta d’ingresso per migliaia di cittadini, visitatori e turisti. Grazie a una sinergia virtuosa tra Comune, Authority e Regione possiamo finalmente ridisegnare questo spazio strategico, restituendolo ai palermitani in una veste più moderna, sicura e accogliente. Ringrazio sentitamente la Regione Siciliana per il sostegno concreto a questo progetto, in particolare l’assessore Alessandro Aricò».

L’assessore alla rigenerazione urbana, Maurizio Carta, mette l’accento sul completamento dell’interfaccia tra la città e il porto rendendo «più sicura la viabilità lungo la via Crispi, anche per decongestionarla»: è «un bellissimo collegamento aereo che consentirà ai viaggiatori che sbarcano a Palermo di arrivare al centro della città e a chi passeggia lungo la via Amari pedonale di arrivare ad affacciarsi sul mare dalle nuove terrazze in corso di completamento». Occhi puntati anche sulla «qualità degli spazi pubblici connessi, rafforzando la nuova identità di via Emerico Amari come un viale pedonale e commerciale che unisce il Politeama e il centro città al mare e viceversa».

Pubblicato il
15 Settembre 2025

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