Studenti svizzeri in visita a La Spezia: da Zurigo per studiare il modello logistico italiano
LA SPEZIA. Un gruppo di studenti e docenti del “Bildungszentrum Limmattal Logistik und Technologie” (Bzlt) di Zurigo, una delle principali scuole svizzere nel settore dei trasporti, sarà in visita a La Spezia per una settimana di studio intensivo dal 22 al 26 settembre. A darne notizia è la Scuola Nazionale Trasporti e Logistica che ha sede nella città ligure e che l’istituto elvetico ha individuato come «partner per un progetto internazionale volto a comprendere da vicino il funzionamento della catena logistica italiana».
Se è vero che il sistema logistico italiano si conferma un punto di riferimento anche oltre confine, perché la scelta è caduta proprio su La Spezia? Presentando l’iniziativa, la scuola indica che la realtà spezzina – si afferma – può contare su un porto d’avanguardia, aziende specializzate, un sistema doganale evoluto e una scuola che forma ogni anno decine di professionisti del settore.
È proprio per questo che dalla Svizzera si è scelto di puntare gli occhi sul porto ligure. «Un riconoscimento importante per il nostro territorio ma anche un segnale concreto: i giovani europei guardano qui per capire come funziona davvero la logistica sul campo», dice la direttrice Federica Catani che ringrazia le aziende e le istituzioni che hanno collaborato.
Durante la settimana, gli studenti svizzeri, accompagnati da docenti del Bzlt e da coordinatori della Scuola Nazionale Trasporti, parteciperanno a: lezioni tematiche su trasporti e dogane; incontri con esperti del settore; visite guidate presso eccellenze operative ed istituzionali come: Mdc Terminal, Terminal del Golfo, La Spezia Container Terminal, Triacca Trasporti, Ufficio delle Dogane della Spezia, Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale. È prevista anche una sessione collaborativa con gli studenti dell’Istituto Capellini-Sauro: sarà utilizzato anche il simulatore nave dell’istituto spezzino.
L’iniziativa è realizzata con il supporto dell’agenzia nazionale svizzera per la mobilità studentesca, e si inserisce nel quadro delle collaborazioni educative europee: il progetto – viene messo in risalto dall’istituto spezzino – conferma La Spezia come «polo strategico non solo per la movimentazione merci, ma anche per la formazione logistica internazionale».