«Traffico caos, i cantieri sulle autostrade siano aperti solo nei giorni festivi»
L’autotrasporto Cna: bisogna garantire la puntualità, altrimenti solo guai
ROMA. Ok la pausa estiva per i numerosi cantieri sulle autostrade ma adesso la riapertura sta creando «una situazione estremamente critica per il settore dell’autotrasporto». Parola delle imprese artigiane dell’autotrasporto: Fita-Cna denuncia che «i ritardi nella consegna delle merci sono diventati un problema quotidiano, mettendo a rischio i rapporti di lavoro e la sicurezza stradale». Da parte delle aziende committenti arrivano «forti pressioni per ottenere il rispetto dei tempi contrattuali». Risultato: «le imprese che operano nella legalità si trovano in difficoltà» e in una situazione del genere «il passo dal richiamo verbale all’esclusione dai rapporti di lavoro può essere breve».
Dal quartier generale di Cna Fita parte una richiesta: «Le società autostradali facciano svolgere i lavori con un minimo impatto sull’autotrasporto professionale, rispettando le esigenze di chi ogni giorno contribuisce al funzionamento dell’Italia». Come? «Non sono gli autotrasportatori né le loro associazioni di rappresentanza – si afferma – a dover trovare soluzioni a tale drammatica situazione ma, dove sia possibile, chiediamo che i cantieri siano chiusi durante i giorni feriali e aperti nei festivi».
In particolare, la protesta di Cna Fita fa alzare la voce all’autotrasporto abruzzese o che comunque i camion che percorrono abitualmente l’A14. Ma lo stato delle infrastrutture di collegamento è talmente «critico» che non riguarda solo questa o quella zona benì «l’intera rete autostradale e stradale nazionale»
Cosa dicono gli artigiani Cna dell’autotrasporto? Questo stato di cose non solo «minaccia la stabilità economica del comparto» ma si teme «possa incentivare comportamenti rischiosi». Viene detto esplicitamente: «Si potrebbero perfino verificare situazioni in cui le imprese siano costrette a infrangere le regole pur di recuperare il tempo perso mettendo a repentaglio la propria vita e quella degli altri utenti della strada».
Non è l’unica ragione di questo mugugno: «A decorrere da quest’anno, inoltre, i pedaggi autostradali hanno subito un aumento dell’1,8%, con un costo medio annuo aggiuntivo pari a più di 360 euro per camion». Benché «allineato all’inflazione programmata», a giudizio di Cna Fita «appare francamente iniquo considerando il critico stato delle infrastrutture autostradali italiane». Ragion per cui l’organizzazione di categoria chiede al ministro delle infrastrutture e dei trasporti, Matteo Salvini, di «garantire alle imprese di autotrasporto italiane di conservare le posizioni lavorative conquistate con tanti sacrifici». Per gli artigiani dell’autotrasporto è giunta l’ora che «le istituzioni si facciano carico di queste istanze, intervenendo con urgenza per evitare che la crisi possa ulteriormente aggravarsi».