Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Dassatti, “Niet” riconferma?

Luciano Dassatti

NAPOLI – Molti di noi l’avrebbero giurato: in tempi di crisi della politica, ma anche di carenza di poltrone pubbliche, anche quella dell’Autorità portuale fa gola ai politici. Così il sindaco partenopeo Luigi De Magistris ha già messo il cappello sulla poltrona dell’ammiraglio Luciano Dassatti, dandogli un pubblico benservito. In un convegno a Castel dell’Ovo il sindaco ha detto brutalmente: “Dassatti ha lavorato bene, ma il porto di Napoli ha bisogno di una nuova guida”.
Sembra una contraddizione in termini: se ha lavorato bene, anche in piena collaborazione istituzionale (come lo stesso sindaco ha ammesso) perché Dassatti va sostituito dopo un solo mandato? Secondo De Magistris – riferiamo quanto è apparso sulla stampa locale e nazionale – perché “a fronte del grande progetto di potenziamento del porto destinato a rivoluzionare moli, banchine ed aree, è necessario agire più rapidamente, anche (omissis) affrontando resistenze”.
[hidepost]Giustificazioni piuttosto speciose, quelle del sindaco. Ma il suo parere pesa, nel toto-presidente che si sta già avviando. E pur registrando la comprensibile amarezza dell’ammiraglio/presidente, il mondo del porto sta già avviando il solito balletto delle previsioni su chi potrebbe essere il successore. L’intero mondo portuale ha già fatto capire che non sarebbe tollerata una candidatura politica o tantomeno partitica. Rimangono dunque in lizza i nomi di tecnici ed esponenti di spicco della logistica legata al mare: Nicola Coccia ex presidente di Confitarma, Raffaele Aiello amministratore della Snav di Aponte, Umberto Masucci, vicepresidente della Federazione del Mare.
Come noto il Comune di Napoli (e quindi De Magistris) è solo uno degli enti che deve esprimere la terna. Ma con la Provincia in bilico e la Camera di Commercio non particolarmente forte, il giocoresiduo si gioca in particolare tra Regione e Roma. Dove Dassatti è molto stimato. Ma basterà per la riconferma?
A.F.

[/hidepost]

Pubblicato il
31 Ottobre 2012

Potrebbe interessarti

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora

La vendetta e il perdono

Dunque, la solidarietà del presidente della Toscana con Luciano Guerrieri è durata, in ossequio agli ordini di partito, l’espace d’un matin, come dicono i francesi. Anche Giani, che aveva giurato di difendere Luciano alla...

Leggi ancora

Riforma e porti in vendita

Come volevasi dimostrare: le indicazioni (attenti: sono nomi proposti, non ancora promossi ufficialmente) per i nuovi presidentI di Autorità di Sistema Portuale (AdSP), peraltro significative sul metodo, hanno sturato il vaso di Pandora. Tutti...

Leggi ancora

So che sanno che sappiamo

Niente paura, il gioco di parole del titolo non riguarda voi lettori. Vorrebbe essere, appunto, un gioco rivolto chi continua a ritardare l’attesissima e indispensabile riforma portuale, con annessi e connessi. Sia chiaro che...

Leggi ancora

Drill baby, drill

La guerra dei dazi annunciata da Trump sta innescando una inedita rivoluzione non solo commerciale, ma anche politica. E le rivoluzioni, come scriveva Mao nel suo libretto rosso, “non sono un ballo a corte”....

Leggi ancora