Il robot ti dà una mano: in aiuto alla riabilitazione
Innovazione nella sanità: Bologna si conferma all'avanguardia
BOLOGNA. Il suo nome è “Moonwalker”: è il nuovissimo robot per la riabilitazione con cui per la prima volta diventano possibili strategie riabilitative e terapeutiche per il paziente.
“Moonwalker” – viene fatto rilevare – è “un sistema robotico con pedana omnidirezionale che somministra scenari di realtà virtuale immersiva corredati anche di stimoli multisensoriali innovativi quali profumi o brezze di vento coerenti con gli scenari proposti: in tale contesto, il paziente è libero di camminare in qualunque direzione a 360 gradi, attivando con il proprio movimento lo start, lo stop, di accelerare il passo ed ogni altra azione motoria”.
Questo passo in avanti fa di Bologna il centro di eccellenza per il presente e il futuro della riabilitazione. E l’Alma Mater Studiorum Università di Bologna a finanziare il Moonwalker scegliendo di installare il robot a Villa Bellombra nei laboratori (“Joint Lab”) condivisi con il Presidio ospedaliero accreditato. Lo rendono noto queste direttive realtà bolognesi annunciando l’inaugurazione dei “Joint Lab” in occasione del convegno dal titolo “Il futuro della riabilitazione” previsto per giovedì 9 ottobre dalle ore 9 alle ore 13 nell’aula corsi del Presidio Ospedaliero Villa Bellombra (via Casteldebole 10/7).
Dopo gli interventi del prof. Riccardo Rovatti, direttore del Dipartimento di ingegneria dell’energia elettrica e dell’informazione (Dei) e del prof. Paolo Pillastrini, direttore del Dipartimento di scienze biomediche e neuromotorie dell’Università di Bologna, troveranno spazio le relazioni medico-scientifiche in ambito riabilitativo, di teleriabilitazione e robotica che negli ultimi anni hanno dato risposte positive nel trattamento di numerose e gravi patologie.
I “Joint Lab” – viene messo in evidenza – saranno animati dai clinici di Villa Bellombra insieme ai ricercatori dei Dipartimenti dell’Università di Bologna:
Le attività relative ai Joint lab avverranno a Villa Bellombra, nella moderna palestra robotica, già dotata di due innovative tecnologie: “Lokomat”, esoscheletro robotizzato utilizzato principalmente per il trattamento dei pazienti con lesioni del midollo spinale, ictus, lesioni cerebrali traumatiche e “Armeo power”, utilizzato per la riabilitazione precoce altamente intensiva del braccio e della mano.
Da oggi, grazie all’investimento dell’Alma Mater e ai “Joint Lab”, trova collocazione la terza tecnologia innovativa: il “Moonwalker”. Secondo quanto riferito, il paziente – neurologico, ortopedico o cardiologico – potrà svolgere per la prima volta attività riabilitative di tipo motorio, posturale, cognitivo e cardiorespiratorio.
I promotori dell’iniziativa tengono a ribadire che “Lokomat”, “Armeo Power” e “Moonwalker”, al centro dei laboratori congiunti fra Villa Bellombra e Università di Bologna, “aprono per il futuro scenari promettenti per la medicina riabilitativa, dove la personalizzazione e l’intensità delle terapie diventano la chiave per costruire salute e restituire l’autonomia possibile al paziente”.
“Bologna si conferma eccellenza internazionale per la salute e, in particolare, in campo riabilitativo, grazie anche al costante investimento nelle tecnologie all’avanguardia che migliorano la qualità di vita del paziente”, viene sottolineato presentando il progetto.
“La collaborazione tra Villa Bellombra e Università di Bologna, avviata nel 2023 con la sottoscrizione di un accordo quadro – afferma la direzione di Villa Bellombra insieme al management del Consorzio Ospedaliero Colibrì – rappresenta un esempio virtuoso di integrazione fra ricerca e cura della persona all’insegna dell’innovazione continua. Essa è anche, nondimeno, un’espressione del ruolo che il privato accreditato può svolgere quale partner integrato e complementare, nell’ambito di un sistema sanitario pubblico e nello specifico della rete sanitaria bolognese”.