Comitato portuale a Livorno presenta (ma non vota) sul POT
L’esame sul merito ci sarà in un successivo comitato già comunicato per il 12 dicembre – I punti

Giuliano Gallanti

Massimo Provinciali
LIVORNO – Il comitato portuale ha avviato nella seduta di mercoledì la discussione sul Piano operativo triennale per il 2012/2015, strumento guida per la pianificazione delle fasi di attuazione del Piano regolatore e delle azioni conseguenti dell’Ente, sia dal punto di vista infrastrutturale che amministrativo.
Il documento, presentato al comitato dal presidente Gallanti e dal segretario generale Provinciali, si propone di raggiungere concreti risultati sia nel brevissimo periodo che nel periodo di vigenza, ma getta le basi anche per interventi, soprattutto di respiro strategico, validi anche per il futuro meno prossimo.
[hidepost]Nove sono i capitoli che compongono il POT: gli scenari di sviluppo del porto di Livorno; il Piano regolatore portuale; il Piano delle opere; fondali, dragaggi e bonifiche; l’innovazione per lo sviluppo: infostrutture e servizi; il porto fuori dal porto: funzione portuale e integrazione territoriale per lo sviluppo; il quadro delle regole; comunicazione e promozione; la struttura.
In particolare, il capitolo sul Piano regolatore contiene anche la descrizione delle fasi di anticipazione dei contenuti, con particolare riferimento al settore delle crociere che quindi, già dalla prossima stagione, troverà l’assetto più funzionale ed operativo.
Vengono anche proposte soluzioni a regime per le questioni relative ai bacini ed al settore Ro-Ro.
Sono poi indicate in ordine di priorità le opere infrastrutturali e gli interventi di dragaggio.
Un apposito capitolo descrive le strategie di revisione dei regolamenti vigenti ed alla potestà sanzionatoria dell’ente, in risposta alla continua richiesta di ristabilimento del rispetto delle regole in porto.
Infine, viene proposta una corposa descrizione delle strategie di ampio respiro nei settori della comunicazione, della promozione e dello sviluppo delle connessioni con il territorio (corridoi ed interporti), che sono alcune delle attività che caratterizzano il ruolo di una moderna Autorità portuale.
La seduta è stata dedicata alla sola presentazione del documento che peraltro è stato accolto da un clima di auspicata condivisione. In particolare, il vice sindaco Bruno Picchi ha depositato un documento approvato lunedì scorso dal Consiglio comunale dove vengono espressi indirizzi rispetto ai quali il POT si pone in estrema coerenza.
“Non è un libro dei sogni – ha commentato il presidente Gallanti – ma un programma di interventi ragionevoli, concreti e misurabili che possono veramente modernizzare il volto del porto”.
“Mai come in questo caso – ha sottolineato il segretario generale – la comunità portuale deve sentirsi coinvolta nella responsabilità di adozione del documento programmatico, posto che tutto il triennio di validità ricade nel periodo di vigenza degli organi tutti recentemente ricostituiti”.
Il comitato portuale è già convocato per il prossimo 12 dicembre per la discussione sul documento che sarà poi oggetto di votazione nella settimana pre-natalizia.
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I primi commenti, già dopo poche ore della seduta, sono vari. In particolare è stato commentato il cambio di indirizzo che la proposta dell’Authority ha ufficializzato in merito all’utilizzo del complesso dei bacini di carenaggio: mentre inizialmente il presidente Gallanti aveva sostenuto – e a volte anche con molta durezza – la priorità del superbacino per le riparazioni navali, nella nuova articolazione del POT si parla chiaramente di gara con la specifica che il superbacino dovrà essere prioritariamente destinato alle riparazioni e refitting dei mega-yachts, sempre più presenti in Mediterraneo e alla ricerca proprio di un bacino loro adatto. Il bacino galleggiante potrà a sua volta essere utilizzato sia per lo yachting che per le riparazioni navali. E già qualcuno annuncia polemica.
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