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Livorno accoglie “Il porto dei piccoli”

L’armatore Ignazio Messina ha presentato con la ideatrice Gloria Camurati “Un faro per Livorno” nella sede dell’Autorità portuale – Tanti laboratori ludico/didattici

Giuseppe Cavo Dragone (a sinistra), Ignazio Messina, Giuliano Gallanti,Gloria Camurati

LIVORNO – Nasce nel 2005 dall’iniziativa di una docente genovese amante dei bambini e del mare, Gloria Camurati, l’associazione “Il porto dei piccoli”. L’obiettivo principale dell’onlus è da subito quello di portare momenti di evasione ai bambini malati e alle loro famiglie sia negli ospedali che nelle case dove i piccoli sono in cura domiciliare. Nel tempo l’attività si è ampliata a fornire possibilità di formazione e cultura in modo sereno e divertente. Inizia quindi sette anni fa un percorso che attraverso il coinvolgimento dell’Istituto pediatrico G. Gaslini e poi delle case di accoglienza e delle comunità si allarga da Genova a Savona, ad Imperia, a Sanremo e a La Spezia per giungere oggi in Toscana, a Livorno.
[hidepost]Il presidente dell’associazione, l’armatore Ignazio Messina, insieme alla dottoressa Camurati, hanno presentato a Palazzo Rosciano il progetto “Un faro per Livorno!” al presidente dell’Autorità portuale Giuliano Gallanti. Presenti anche il comandante dell’Accademia Navale ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone ed altri rappresentanti delle istituzioni e dell’imprenditoria livornese fra i quali l’armatore Nello D’Alesio ed il terminalista Enio Lorenzini.
I laboratori ludico-didattici proposti hanno come tema centrale la cultura del mare ed insieme a Porto Aperto – il già noto progetto per i ragazzi dell’Autorità livornese – si potrà creare una sinergia per aiutare quei bambini che si trovano a dover vivere momenti difficili facendoli divertire e contemporaneamente dando loro l’opportunità di apprendere qualcosa di affascinante ed utile per il loro futuro.
“Dal lavoro fatto in questi anni sappiamo che possiamo aiutare molto sia i piccoli che i loro familiari – ha detto Ignazio Messina – ma constatiamo continuamente che anche chi collabora a questo progetto esce straordinariamente arricchito da questa esperienza”. L’organizzazione si avvale di benefattori e volontari ma per precisa scelta opera con professionisti remunerati poiché il contatto diretto con queste realtà, particolarmente delicate, necessità di grandi competenze e nulla deve essere lasciato al caso.
Una struttura di questo tipo ha naturalmente bisogno di importanti finanziamenti; in Liguria molti sostenitori sono già in prima linea, quasi tutti appartenenti al comparto marittimo. Nell’approcciarsi a Livorno l’invito del presidente Ignazio Messina ha suscitato la calorosa reazione di appoggio e partecipazione da parte di tutti i presenti che a vario titolo, a nome delle istituzioni ed organizzazioni rappresentate, hanno preso precisi impegni per dare aiuto all’onlus: sia con l’immediata risposta dell’armatore D’Alesio, sia con l’idea dell’ammiraglio Cavo Dragone che ha proposto l’utilizzo delle adatte strutture delle Forze Armate come il Planetario, gioiello della didattica di sicuro interesse presente nell’Accademia Navale. A coordinare le varie iniziative e a fare da trade union con gli operatori locali che dovranno sostenere il progetto si è impegnato il presidente Gallanti già delineando la squadra interna all’Authority che vi si dedicherà.
Cinzia Garofoli

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Pubblicato il
22 Dicembre 2012

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