Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Interscambio veloce tra Livorno e Padova

Adempimenti doganali in automatico e sviluppi delle connessioni immateriali grazie anche all’aggancio alla piattaforma elettronica Tpcs

Gallanti (a destra) e Tosetto alla firma.

LIVORNO – Di interporti è zeppa l’Italia e come abbiamo scritto più volte, quattro quinti degli esistenti sono superflui. Ma alcuni fanno eccezione, perché operano nel sistema logistico con criteri imprenditoriali.
E’ il caso dell’interporto di Padova, che proprio nei giorni scorsi ha siglato un accordo con l’Autorità portuale labronica per ottimizzare i servizi e le informazioni sul web tra le due realtà.
Siglato tra il presidente dell’Authority Giuliano Gallanti e il direttore dell’interporto Roberto Tosetto, l’accordo prevede lo svolgimento in automatico di tutti i passaggi doganali e cartacei delle merci in transito tra i due siti; e gli operatori potranno anche con lo stesso sistema prenotare spazi nell’interporto patavino.
[hidepost]“La competitività degli scali marittimi – ha dichiarato Gallanti – si gioca anche sulle relazioni con l’interland: e l’innovazione tecnologica oggi è un fattore critico di successo nell’agganciare i corridoi di lunga distanza e i nuovi baricentri economici produttivi specie nell’Europa centrale e orientale”. Presente alla firma dell’accordo anche un dirigente del ministero delle Infrastrutture, Gianfranco De Angelis.
Sul piano pratico, l’impegno è di collegare la piattaforma elettronica (Tpcs) del porto con i sistemi informatici gestionali dell’interporto veneto. Ciò consentirà di ottimizzare il cambio modale tra mare e ferrovia allineandone anche i tempi.
L’accordo interessa anche l’interporto livornese Vespucci di Collesalvetti, che era presente all’incontro con un suo dirigente. Al Vespucci interessa particolarmente la modalità ferroviaria tra Collesalvetti e Padova, per ottimizzare il flusso delle merci dal porto al Nord Europa e viceversa. Ulteriori incontri consentiranno di coinvolgere direttamente anche Trenitalia Cargo e di sviluppare, quando possibile, un sistema di treni-blocco cui da anni il Vespucci aspira con il nord.

[/hidepost]

Pubblicato il
30 Gennaio 2013

Potrebbe interessarti

Il neo-kompanjia Stachanov

Il kompanjia Aleksej Stachanov in confronto era, come si dice da noi, uno scansafatiche: cioè robetta. Perché oggi l’avvocato Matteo Paroli copre in contemporanea due cariche da far tremare le vene ai polsi. È...

Leggi ancora

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio