Caos sui trasporti eccezionali CNA-Fita chiede deroga
Centinaia di operatori impossibilitati a mettersi in regola – E la minaccia di nuove accise spaventa

Cinzia Franchini
ROMA – CNA-Fita ha scritto a tutti gli onorevoli componenti le Commissioni competenti in Senato e alla Camera dei Deputati per sensibilizzarli sul rischio che centinaia di operatori dei trasporti eccezionali vengano letteralmente estromessi dal mercato per una norma (il Dpr 31 del 12.02.13 entrato in vigore il 03.06.13) che dal giorno alla notte pretende adeguamenti insostenibili ignorando quanto accaduto negli ultimi 20 anni.
CNA-Fita ha infatti segnalato come per tutto questo tempo i tanti soggetti coinvolti (Enti pubblici, concessionari autostradali e via discorrendo) abbiano di fatto consuetudinariamente applicato continue deroghe e oggi invece si pretende dai soli operatori del trasporto un radicale adeguamento alla normativa senza considerare gli onerosi investimenti sin qui fatti e che oggi non troverebbero, come parco veicolare, altro utilizzo possibile data la loro specificità.
[hidepost]A questo punto CNA-Fita, che sulla questione ha già scritto al ministro Lupi, ha voluto segnalare questa assurda situazione suggerendo un intervento politico che individui almeno, transitoriamente, un arco temporale adeguato affinché le imprese possano gestire questa situazione.
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Circa le insistenti voci su un possibile incremento delle accise sui carburanti (benzina e gasolio) per finanziare il “Decreto del Fare” la presidente nazionale della CNA-Fita, Cinzia Franchini, ha così commentato: “Con il mini-rialzo si finisce dritti dritti al fermo. Una scelta scellerata che per giunta si andrebbe a sommare all’aumento dell’Iva, che stando alle ultime indiscrezioni, dovrebbe arrivare ad ottobre. L’autotrasporto – ha proseguito la Franchini – non può più tollerare simili iniziative che finirebbero per innescare ulteriori dinamiche recessive facendo schizzare in alto il prezzo del carburante. Il Governo deve impegnarsi a far calare la tassazione sui carburanti che nella classifica europea vede il nostro Paese ai primi posti tra le tassazioni più onerose. Auspico che il Governo smentisca prontamente tali indiscrezioni”.
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