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Dogane più veloci dall’accordo di Bali

Anche l’Italia deve adeguarsi velocemente con l’atteso piano nazionale della logistica

Carlo Mearelli

ROMA – L’accordo raggiunto dal WTO con il pacchetto Bali ai primi di dicembre per Assologistica è di assoluta rilevanza. La logistica in c/terzi è estremamente sensibile alle questioni doganali, come più volte sottolineato anche nel corso delle ultime edizioni del Logistico dell’Anno, che hanno affrontato prima il tema dell’Expo 2015 e poi quello dell’internazionalizzazione delle PMI.
“Nel mondo e non solo in paesi ad economia matura come l’Italia – ha detto Carlo Mearelli, presidente di Assologistica – il comparto della logistica delle merci è il motore del processo di scambio internazionale e di globalizzazione. Il nostro Paese, il cui sistema economico manifatturiero di PMI che vive di export e che sta tenacemente resistendo alle dure difficoltà della coda recessiva, da tempo aspettava un segnale internazionale positivo. La logistica in c/terzi monitorava queste negoziazioni WTO sin dal loro inizio nel 1995 e finalmente si è giunti ad un primo risultato.
[hidepost]Anche se esso sarà definitivamente ratificato dal Consiglio Generale WTO nel prossimo luglio, la soddisfazione delle imprese e degli operatori che rappresentiamo è coralmente sentita, perché al punto in cui ci troviamo, segnali positivi internazionali come questi danno la possibilità concreta di dare vitalità e forza alla ripresa. Ma questo rende ancor più urgente che i nostri decisori lavorino sui nostri territori per concretizzare il piano nazionale della Logistica”.
“La quantità e, specie per alcune aree, la trasparenza delle procedure doganali determinano il bello o il cattivo tempo negli scambi commerciali tra Paesi” sintetizza il segretario generale di Assologistica Jean-Francois Daher, commentando l’accordo WTO.
Il pacchetto di Bali ha l’obiettivo comune di velocizzare e facilitare le procedure doganali rendendole contemporaneamente più economiche e trasparenti e prevede facilitazioni per le merci in transito, di particolare interesse per i paesi senza sbocco sul mare che utilizzano i porti dei paesi vicini. La riduzione complessiva dei costi degli scambi commerciali che si otterrà con l’applicazione del pacchetto è calcolata tra il 10 ed il 15%, determinando crescita di flussi ed entrate, ed un ambiente favorevole al business internazionale ed agli investimenti esteri. In termini monetari il beneficio economico complessivo è calcolato tra 400 milioni e 1 trilione di dollari.

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Pubblicato il
28 Dicembre 2013

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