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Corporation America entra in SAT

Il gruppo argentino che controlla 51 scali aerei nel mondo punterebbe anche su Peretola in accordo con il governo della Regione – La scalata in corso delle quote dei privati

PISA – L’amministratore delegato Gina Giani di SAT, la società che gestisce l’aeroporto Galilei, è molto prudente: i passaggi di quote societarie della Spa avvengono al di sopra della gestione e non si commentano in questa fase. Ma certo che sul Galilei, il più importante scalo della Toscana e uno dei dinamici d’Italia, l’ingresso del magnate argentino Eduardo Eurnekian con la sua “Corporation America” rappresenta un segnale significativo: l’internazionalizzazione sempre più accentuata dello scalo e probabilmente anche una diversa lettura di quell’integrazione con l’aeroporto fiorentino di Peretola che il piano nazionale degli scali aerei e la stessa regione Toscana vanno chiedendo.
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Eduardo Eurnekian

“Corporation America”, che già controlla un network intercontinentale di 51 aeroporti (tra cui Buenos Aires e Brasilia) s’è presa in un colpo il 23,39% della SAT attraverso Cedicor. Si tratta di quote appartenenti a privati che hanno un patto di sindacato comune, ma Eurnekian non sembra intenzionato a fermarsi qui: ci sono – dicono i rapporti sull’operazione – almeno altre quote di privati che valgono il 17% e sulle quali l’argentino punta con decisione. Se l’operazione dovesse riuscire, “Corporation America” diventerebbe entro il 2016 il primo socio privato in assoluto con oltre il 40% delle quote azionarie, a fronteggiare il nocciolo duro pubblico che oggi detiene il 54,45% e che è costituito dalla Regione, le province di Firenze, Pisa e Livorno, le Camere di Commercio e il solito Monte dei Paschi.
Poi ancora c’è l’aeroporto di Peretola. Secondo indiscrezioni fiorentine, Eurnekian avrebbe già affrontato con il governatore della Toscana Enrico Rossi anche la possibilità di entrare nell’azionariato dello scalo che la Regione stessa vuole “fondere” in un’unica società di gestione con Pisa. Facilitando in questo modo la creazione di quella società unica di gestione che non piace molto – da quello che si è potuto capire – ai pisani della SAT ma che ormai è stata inserita anche nel piano nazionale degli aeroporti: e che vedrebbe Pisa dedicarsi più specificamente ai voli internazionali e intercontinentali mentre Firenze rimarrebbe con vocazione prioritaria per i voli nazionali e a breve raggio europei. Ovviamente, salvo colpi di coda e revisioni di strategie: che mai come in questo periodo possono essere soggette a sorprese.
A.F.

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Pubblicato il
25 Gennaio 2014

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