Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Via libera a Trieste della piattaforma Green Bridge

Il grande raccordo ferroviario trasferirà la totalità dei veicoli pesanti dalla Turchia in convogli sui binari – L’impegno

TRIESTE – Il Comitato Portuale ha dato via libera a Green Bridge, il progetto della Samer Seaports & Terminals Srl relativo alla costruzione di una piattaforma ferroviaria di scambio intermodale mare/ferrovia che consentirà di trasferire il 100% dei veicoli pesanti provenienti dalla Turchia su rotaia.
“Saranno 150 mila i camion che viaggeranno su ferrovia – commenta la presidente Apt, Marina Monassi – rendendo sempre più ecocompatibile l’impatto dei traffici del porto di Trieste, in perfetta sintonia con il percorso avviato dall’Apt per l’ottenimento della certificazione ambientale Emas.
[hidepost]L’investimento del terminalista sarà di 8 milioni di euro con 40 nuove assunzioni dirette, ulteriori e numerosi posti di lavoro nell’indotto e consentirà il consolidamento definitivo dell’Autostrada del Mediterraneo su Trieste. Il primo trimestre del 2014 segna un 2,5% sullo stesso periodo del 2013”.
Nel 2013 il porto di Trieste, dopo un biennio 2011-2012 di incredibile crescita ha ancora rafforzato la propria posizione in termini di volume complessivo di merci in transito, con circa 56 milioni di tonnellate rispetto ai 49,2 del 2012, registrando un incremento del 15,11%, che vale la prima posizione a livello nazionale e la decima tra i primi 20 grandi porti d’Europa.
“Con 458.497 Teu pari a +11,49% sul 2012 sempre nel 2013 – commenta la presidente Marina Monassi – abbiamo raggiunto un record storico per questo scalo. Anche il 2014 è già con un ulteriore segno “+” e ha grandi prospettive di ulteriore crescita: al 31 marzo i Teu lavorati sono stati 110.678 con una aumento del +2,5% rispetto allo stesso periodo del 2013”.
SERVOLA SPA – Il Comitato ha anche dato parere favorevole alla revoca parziale della concessione alla Servola Spa limitatamente alle aree interessate dalla costruzione della Piattaforma logistica.
Il Comitato è stato informato degli ulteriori sviluppi in merito all’Accordo di Programma per l’area di crisi industriale complessa di Trieste. Le richieste di precisazione presentate dall’Apt in merito alla prima stesura del testo dell’Accordo stesso sono state recepite dai 4 ministeri firmatari e dagli Enti locali e territoriali. Inoltre, va rilevato che la Servola Spa sostiene di non essere responsabile dell’inquinamento dell’area, anche in due ricorsi al Tar già notificati all’Autorità Portuale di Trieste, in uno dei quali viene richiamato l’Accordo di Programma nella parte che affermava “l’impossibilità a risalire all’imputazione soggettiva dei singoli atti e attività che nel tempo hanno concorso alla realizzazione dell’area demaniale in concessione alla società Servola Spa con riporti e materiali inquinanti”. “Il richiamo nel ricorso – ha sottolineato la presidente Marina Monassi – dimostra la fondatezza delle preoccupazioni dell’Authority all’epoca della mancata sottoscrizione dell’Accordo di Programma”.
PIATTAFORMA LOGISTICA – Le procedure relative all’aggiudicazione della realizzazione della Piattaforma logistica sono in corso di ultimazione le verifiche previste dalla legge.
PIANO REGOLATORE PORTUALE – Sta proseguendo l’iter relativo al Piano Regolatore Portuale con un continuo confronto con la Regione Friuli Venezia Giulia e il ministero dell’Ambiente. Va rilevato che in tal senso l’Apt sta recependo le prescrizioni della Regione.

[/hidepost]

Pubblicato il
16 Aprile 2014

Potrebbe interessarti

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora

La vendetta e il perdono

Dunque, la solidarietà del presidente della Toscana con Luciano Guerrieri è durata, in ossequio agli ordini di partito, l’espace d’un matin, come dicono i francesi. Anche Giani, che aveva giurato di difendere Luciano alla...

Leggi ancora

Riforma e porti in vendita

Come volevasi dimostrare: le indicazioni (attenti: sono nomi proposti, non ancora promossi ufficialmente) per i nuovi presidentI di Autorità di Sistema Portuale (AdSP), peraltro significative sul metodo, hanno sturato il vaso di Pandora. Tutti...

Leggi ancora

So che sanno che sappiamo

Niente paura, il gioco di parole del titolo non riguarda voi lettori. Vorrebbe essere, appunto, un gioco rivolto chi continua a ritardare l’attesissima e indispensabile riforma portuale, con annessi e connessi. Sia chiaro che...

Leggi ancora

Drill baby, drill

La guerra dei dazi annunciata da Trump sta innescando una inedita rivoluzione non solo commerciale, ma anche politica. E le rivoluzioni, come scriveva Mao nel suo libretto rosso, “non sono un ballo a corte”....

Leggi ancora