Porto 2000: un comitato a due facce
LIVORNO – Ne riparleremo nei prossimi giorni, perché a chiusura del giornale il comitato portuale di ieri era ancora blindato. Blindatissimo, anzi, per tutti i giorni precedenti, malgrado i suoi componenti avessero chiesto di poter esaminare i documenti forniti dall’advisor all’Autorità portuale con qualche giorno di anticipo, per poter arrivare alla presentazione preparati.
[hidepost]La tesi di Gallanti & Provinciali è stata invece che, trattandosi di una prima riunione informativa, ci sarà tempo da oggi in poi per studiare il documento, le sue implicazioni e le sue cifre. Cetera tolle, come dicevano i latini.
Certo, qualche perplessità sul metodo era arrivata, nei giorni precedenti al comitato. Prima perplessità: è davvero opportuno presentare un documento così delicato, su una vicenda così delicata come la privatizzazione della Porto 2000, a cinque giorni scarsi dalle elezioni amministrative? Per qualcuno è sembrato uno schiaffo, o almeno uno scarso rispetto formale, per il sindaco uscente, ma anche per quello che entrerà. Della serie: la privatizzazione è cosa nostra (dell’Authority) e non della città, rappresentata dall’amministrazione comunale e dal suo sindaco. Replica, peraltro sempre ufficiosa: al contrario, siccome il risultato dell’advisor è la conclusione di un processo seguito e curato anche dal sindaco uscente, è per rispetto a lui che si presentano le conclusioni prima che scada il suo mandato. Insomma, come sempre, la verità ha più facce, come Giano. E ciascuno scelga quella che più lo convince…
A.F.
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