E dai portuali in assemblea ok alla CFT
LIVORNO – Portuali in assemblea, per la pianificazione industriale che dovrebbe rimettere in piedi i conti nel triennio 2014-2017. Con la proposta di integrazione operativo-finanziaria con la potente cooperativa CFT di Firenze, e l’ottimizzazione dei servizi relativi, allargando i compiti dei portuali anche alla logistica più attuale. La proposta in assemblea è passata con 71 si, 4 no e 12 astenuti.
[hidepost]Con un fatturato che punta ai 400 milioni di euro annui, gli ex facchini dell’ortofrutta di Firenze oggi sono una potenza economica, ma anche un’organizzazione articolata e modernissima nella logistica del refrigerato specie dell’ortofrutta. Ecco i vantaggi dell’integrazione senza per questo che la Compagnia portuale diventi un satellite o addirittura un “addendum” minoritario: da una parte si garantisce con le banche la solvibilità: e dall’altro si apre le porte ai portuali – un tempo anch’essi semplici facchini di banchina – il ciclo completo della logistica. Con l’obiettivo, più o meno palese, di trovare finalmente uno scopo anche all’operazione “Reefer”, un complesso nato tardi e probabilmente anche male – per colpa delle impreviste difficoltà nel maturare leasing prima promessi e poi lesinati – nel più generale quadro della logistica del refrigerato CFT.
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