LOG-IN-MED: la Sicilia al centro del Mediterraneo
La nuova piattaforma web mette in rete le infrastrutture esistenti per ottimizzare e rendere economicamente convenienti la mobilità delle merci
CATANIA – Tracciabilità della filiera dei trasporti, ottimizzazione delle varie fasi del processo, ricadute economiche positive su tutti i partner commerciali, orientamento verso uno stile sostenibile e innovativo: questi gli obiettivi principali del progetto LOG-IN-MED, presentato presso le Ciminiere di Catania dai rappresentanti dei vari partner istituzionali e privati.
[hidepost]La piattaforma web-oriented si colloca come il nuovo interlocutore del bacino Mediterraneo nel settore dei trasporti, che segnala ogni anno incrementi a doppia cifra circa il traffico delle materie prime, delle merci lavorate e semilavorate. Nell’ultimo anno i traffici che attraversano il Canale di Suez provenienti in gran parte dall’est asiatico, ad esempio, sono aumentati del 18%. I dati dunque propongono una sfida ambiziosa alla Sicilia, candidata per vocazione geografica a ricoprire il ruolo di Hub naturale dell’Italia e dell’Europa.
Il sistema LOG-IN-MED, attraverso la mappatura e l’analisi di tutti i poli della distribuzione e i possibili corridoi della viabilità, è in grado di mettere in relazione le offerte disponibili inserite dagli operatori del trasporto per proporre agli utenti della produzione le possibili alternative multimodali, valutandone tempi e costi. Il risultato immediato sarà il miglioramento dell’accessibilità alle piattaforme logistiche e l’ottimizzazione dell’uso delle autostrade del mare. Nato nell’ambito del 2º Programma ELISA promosso dal Dipartimento per gli affari Regionali (DAR) della presidenza del Consiglio dei ministri, il progetto intende offrire a imprese ed operatori del settore i benefici delle ultime tecnologie ITS (Intelligent Transport Systems), che potranno far fronte alla creazione di una mobilità sempre più interconnessa e on demand. Il progetto coinvolge 16 Enti territoriali di carattere regionale e nazionale, oltre un gran numero di partner scientifici, aziendali e commerciali.
«Il progetto avrà certamente un impatto positivo sui trasporti del bacino del Mediterraneo – spiega l’ingegnere Giuseppe Galizia, responsabile del procedimento per la Provincia Regionale di Catania, Ente capofila-. Al momento siamo in una fase sperimentale in cui tutti i partner potranno testare i vari stadi per ottimizzarli con ulteriori contributi. La possibilità di inserire come nodi della stessa rete interconnessa le varie infrastrutture, dai porti, agli aeroporti ed alle altre piattaforme logistiche nonché le vie di comunicazione come le linee ferroviarie e le autostrade del mare, rappresenta un momento di rilancio per il nostro territorio, che certamente ne beneficerà nella valorizzazione di tutte le sue risorse. Possiamo ad esempio immaginare l’impatto che la piattaforma avrà sul comparto agricolo a cui grande parte delle nostre province sono vocate».
Nella prossima fase il progetto potrebbe essere integrato all’interno del nuovo Distretto del Sud Est, come suggerito dal commissario straordinario della Provincia di Catania prefetto Giuseppe Romano: «Credo che un progetto come questo, di ampia visione strategica, possa espletare la sua utilità anche all’interno del Distretto del Sud Est, che oggi muove i primi passi in una concezione sinergica e globale del territorio, verso un collegamento importante con le altre Regioni d’Italia e gli altri Paesi che si affacciano sul Mediterraneo».
Durante il convegno si sono evidenziate piccole criticità di comunicazione e interazione tra il settore pubblico e quello privato: «Questo è quanto fanno rilevare Vitrociset e Sinergis che in raggruppamento hanno realizzato la struttura della piattaforma LOG-IN-MED. Altra nota dolente è la mancanza attuale di una legislazione chiara in merito alla mobilità delle merci, ma siamo certi che infrastrutture innovative come questa potranno essere anche da stimolo per una migliore organizzazione del settore».
Tra i partner del progetto anche Invitalia: «Siamo orgogliosi di aver partecipato a questo progetto, finanziato con dei fondi della presidenza del Consiglio – ha aggiunto Luigi Gallo, responsabile Ricerca e Innovazione di Invitalia che ha supportato l’attuazione ed il monitoraggio dell’iniziativa-. L’obiettivo è di definire dei modelli replicabili in altri contesti territoriali. L’infomobilità, ovvero la gestione dei trasporti attraverso piattaforme che monitorino e analizzino i dati, creando una rete comune per i vari partner, è tra i temi di maggiore rilievo nell’attuale discussione che investe la programmazione urbanistica e territoriale italiana ed europea. L’idea stessa di Smart Cities è fondata su una nuova gestione delle infrastrutture esistenti, che devono essere immesse in un sistema unico di gestione territoriale».
L’incontro si è chiuso con l’appello a canalizzare gli sforzi di progettazione verso modelli operativi. «Il tempo per le disquisizioni accademiche è finito – ha detto il professore Rodolfo De Dominicis, presidente Uirnet Spa, soggetto attuatore unico per la realizzazione del sistema di gestione della piattaforma logistica nazionale – occorre consegnare un progetto come questo, unico nel suo genere al momento in Italia, al mercato, che possa renderlo sostenibile e utile per la comunità». L’appello è stato poi rivolto nelle conclusioni dall’ingegnere Galizia: «Che tutti gli operatori del settore, sia pubblici che privati, si riuniscano in un tavolo comune per poter rafforzare e avviare ulteriori iniziative nella logistica».
[/hidepost]