Visita il sito web
Tempo per la lettura: 3 minuti

In gruppo paritetico Cpl e Cft

Tra gli obiettivi la ristrutturazione finanziaria – Il destino del Reefer

Enzo Raugei

LIVORNO – L’obiettivo, approvato all’unanimità dall’attesa assemblea dei portuali, è di fare dello scalo labronico un hub di importanza nazionale con la creazione di un gruppo paritetico tra la Compagnia Portuale di Livorno e la Cft, la cooperativa toscana che è una delle aziende leader in Italia nel settore dei trasporti e della logistica. L’obiettivo di fondo è offrire al cliente finale una gamma integrata di servizi che vada dal porto alla logistica di terra.
Il gruppo cooperativo paritetico avrà durata fino al 31 dicembre 2050. Il “governo” del gruppo sarà affidato a un comitato direttivo, che sarà composto da due rappresentanti di Cpl e due di Cft e le cui decisioni saranno vincolanti per entrambe le imprese.
La nascita del gruppo paritetico – sottolinea la Cpl – è l’evoluzione dell’accordo siglato ad inizio anno tra le due cooperative toscane: una partnership commerciale, operativa e organizzativa che ha prodotto anche il piano industriale 2014-2017, approvato nel luglio scorso dall’assemblea dei soci di Cpl. Tra gli obiettivi principali del piano, la ristrutturazione finanziaria, economica e di governance della Compagnia e un’integrazione commerciale che porti sviluppo e diversificazione delle attività core delle due cooperative.
[hidepost]“Vogliamo far diventare Livorno un polo della logistica italiana ed europea”, ha dichiarato il presidente di Cft Leonardo Cianchi. “Anche di fronte ai problemi che sta vivendo Cpl, non dobbiamo avere paura di essere ambiziosi: integrando bene i servizi offerti da Cft con il know how della Compagnia, riusciremo a creare una rete di logistica integrata che parte dall’interno della Toscana per affacciarsi sul Mar Tirreno”.
“La nascita di questo gruppo paritetico – ha detto a sua volta il presidente di Cpl Enzo Raugei – rafforza la Compagnia e le può aprire nuove opportunità di mercato, anche grazie al nuovo impulso che verrà dato alla governance, alla sinergia che le due cooperative metteranno in campo e ai percorsi comuni su materie come crescita del fatturato, servizi competitivi, equilibrio economico”.
In Cft sono occupati 2300 soci-lavoratori. Recentemente l’impresa con sede a Firenze ha incorporato L’Arca di Cascina e la Cooperativa Trasporti Fiorentini, creando la cooperativa di servizi più grande della Toscana. La fusione consente di rispondere alle nuove sfide – in particolare per quanto riguarda le dimensioni aziendali – poste dal mercato del global service, dando la possibilità a Cft di conquistare uno spazio importante nei settori dei servizi per l’ambiente e il facility management (pulizie, manutenzioni, portierato, ecc.).
La Compagnia Portuale di Livorno ha ormai soltanto 380 soci-lavoratori. E’ il primo operatore del Porto di Livorno – dice la nota dopo l’assemblea – e ha chiuso il 2013 con un fatturato aggregato di oltre 36 milioni di euro. CPL ha una partecipazione nel Terminal Darsena Toscana (container) e nel terminal “Autostrade del mare”. Oltre al lavoro portuale, il gruppo opera anche in campo ambientale, dell’energia e del refrigerato. La principale controllata della Compagnia, la Cilp, è inoltre leader nazionale per l’importazione di cellulosa e automobili nuove, che distribuisce in tutta Italia attraverso un’impresa partner che opera sulla piattaforma del Faldo.
Il comunicato tace sul principale problema della Cilp, peraltro affrontato in assemblea: quello del fallimento di fatto dell’operazione “Reefer”. Per l’impianto refrigetaro che doveva servire i traffici dell’ortofrutta è stato chiesto il concordato preventivo ai crediori e sarà presentato un nuovo piano di utilizzo. Anche nella speranza – è stato detto in assermblea – di salvare la quindicina di posti di lavoro attuali.

[/hidepost]

Pubblicato il
3 Settembre 2014

Potrebbe interessarti

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora

La vendetta e il perdono

Dunque, la solidarietà del presidente della Toscana con Luciano Guerrieri è durata, in ossequio agli ordini di partito, l’espace d’un matin, come dicono i francesi. Anche Giani, che aveva giurato di difendere Luciano alla...

Leggi ancora

Riforma e porti in vendita

Come volevasi dimostrare: le indicazioni (attenti: sono nomi proposti, non ancora promossi ufficialmente) per i nuovi presidentI di Autorità di Sistema Portuale (AdSP), peraltro significative sul metodo, hanno sturato il vaso di Pandora. Tutti...

Leggi ancora

So che sanno che sappiamo

Niente paura, il gioco di parole del titolo non riguarda voi lettori. Vorrebbe essere, appunto, un gioco rivolto chi continua a ritardare l’attesissima e indispensabile riforma portuale, con annessi e connessi. Sia chiaro che...

Leggi ancora

Drill baby, drill

La guerra dei dazi annunciata da Trump sta innescando una inedita rivoluzione non solo commerciale, ma anche politica. E le rivoluzioni, come scriveva Mao nel suo libretto rosso, “non sono un ballo a corte”....

Leggi ancora