A Seatrag proclamato lo sciopero e Grimaldi minaccia di andarsene
Due sigle sindacali (Cgil e Uil) avevano indetto 24 ore di blocco delle operazioni – L’intervento dell’Autorità portuale e le “aperture” dell’azienda

L’”Eurocargo Roma” al lavoro sabato sul terminal Seatrag.
LIVORNO – Poteva essere uno degli scioperi più destabilizzanti, quello proclamato per sabato scorso (ben 24 ore) da due dei tre sindacati in Seatrag, l’impresa che opera alla radice della Darsena Toscana in particolare sui ro/ro di Grimaldi. Poi c’è stato l’incontro, tempestivamente convocato dall’Authority, “vivace e a tratti burrascoso” come lo ha definito lo stesso comunicato di palazzo Rosciano: e alla fine, Seatrag e i sindacati Cgil e Uil hanno firmato un accordo-ponte. Nel faccia a faccia tra la società che opera nel campo delle autostrade del mare e le sigle sindacali Filt Cgil e Uiltrasporti – continua la nota dell’Authority portuale – ha prevalso il senso della responsabilità.
[hidepost]L’intesa è stata raggiunta a Palazzo Rosciano sotto il coordinamento del dirigente del demanio e lavoro portuale Matteo Paroli e dal responsabile dell’ufficio del lavoro, Sergio Manzi.
“Nell’interesse comune teso a non creare turbative allo sviluppo dei traffici – continua la nota – i sindacati hanno manifestato la piena disponibilità alla ripresa delle trattative che si erano interrotte”.
“L’Authority ha apprezzato le aperture manifestate da Seatrag che, recependo le richieste sindacali, ha convenuto sulla opportunità di aprire un processo che porti ad una maggiore trasparenza in relazione alle modalità di determinazione degli avviamenti del personale dipendente. L’Autorità portuale ha altresì offerto alle parti la disponibilità ad avviare un tavolo di lavoro in merito alla bozza di contratto di secondo livello già presentata dallo stesso terminalista e integrata con le osservazioni dei sindacati.
«Da parte della società e dei sindacati – ha dichiarato il dirigente dell’APL, Matteo Paroli, che ha monitorato e seguito la riunione fiume – ho riscontrato uno spirito costruttivo e la comune volontà a risolvere una situazione difficile che contiamo venga definitivamente superata nei prossimi giorni».
La mediazione di Paroli e dell’Authority è servita anche a scongiurare una dura presa di posizione dell’armatore, che aveva rischiato di vedersi bloccare l'”Eurocargo Roma”, sconvolgendo il suo schedule che, nel quadro delle Autostrade del mare, è molto preciso anche sui tempi. Tanto che secondo alcune voci di banchina lo stesso armamento aveva preso anche in considerazione l’ipotesi di dirottare la nave su un altro scalo. Una decisione che certo non avrebbe fatto onore al porto di Livorno, sul quale Grimaldi sta concentrando sempre più traffici e lavoro (in parallelo c’erano altre due navi del suo gruppo che operavano anche in Sintermar) con il risultato di un incremento record nel settore dei ro/ro, come testimonia il rapporto di Confetra che riportiamo in prima pagina in questo stesso numero.
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