Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Sintermar, nuovo vertice e rilancio pieno accordo per lo sviluppo

Un piano di investimenti per allargare l’utilizzo del terminal privato livornese – Com’è composto il nuovo consiglio di amministrazione

Corrado Neri

Costantino Baldissara

LIVORNO – L’avevamo preannunciata e c’era molta attesa. Perché la configurazione della nuova proprietà, dopo l’uscita del gruppo D’Alesio è di quelle che possono anche creare tensioni. 50% a due società del gruppo Neri, l’altro 50% a Coifi, che a sua volta è a metà tra gruppo Fremura e armamento Grimaldi. Invece è andato tutto liscio, con la reciproca conferma della volontà di collaborare per il rilancio del terminal e delle sue opzioni.
Su questi principi l’assemblea della Sintermar, la società del primo terminal portuale privato, ha rinnovato i vertici con il comune e condiviso impegno: quello di potenziare il terminal, investendovi in modo massiccio e in piena armonia tra i soci. E’ previsto a breve un nuovo vertice che dovrebbe varare un aumento di capitale.
[hidepost]Il nuovo board di Sintermar è stato così definito: presidente: Corrado Neri, amministratore delegato: Costantino Baldissara. Consiglieri: Silvio Fremura, Domenico Ferraiuolo, Corrado Neri (altro della famiglia, omonimo del presidente) e Nereo Marcucci. Il secondo Neri e Nereo Marcucci sono entrati nel consiglio in rappresentanza delle società del gruppo Neri mentre Baldissara (che è anche amministratore delegato della Coifi, la finanziaria con i Fremura) e Ferraiuolo sono i rappresentanti della componente Grimaldi. Una componente, il gruppo Grimaldi, che ha il suo peso sia a livello internazionale – il gruppo fattura 2,8 milioni di euro, secondo i dati rilevabili dal bilancio pubblico – sia in Sintermar, dove rappresenta ad oggi il principale se non unico grosso cliente con le sue Autostrade del mare.
Significativa anche la riconferma di Nereo Marcucci: già presidente per due mandati dell’Autorità portuale di Livorno, poi amministratore delegato nel gruppo Contship Italia, oggi presidente nazionale di Confetra (la confederazione delle aziende di trasportistica) e consulente “interno” della Compagnia-impresa dei portuali, Marcucci era già stato nominato nel consiglio di Sintermar dal gruppo Neri nel board provvisorio in attesa dell’assemblea. Che lo ha riconfermato senza esitazioni.
Sull’impegno a rilanciare il terminal, entrambe le componenti del board hanno espresso la più totale condivisione tra i due gruppi. Che si sono impegnati anche a mettere insieme al più presto una “road map” che configuri un nuovo piano d’impresa, allargando ulteriormente le possibilità operative del terminal in particolare per le Autostrade del mare.

[/hidepost]

Pubblicato il
4 Ottobre 2014

Potrebbe interessarti

La vendetta e il perdono

Dunque, la solidarietà del presidente della Toscana con Luciano Guerrieri è durata, in ossequio agli ordini di partito, l’espace d’un matin, come dicono i francesi. Anche Giani, che aveva giurato di difendere Luciano alla...

Leggi ancora

Riforma e porti in vendita

Come volevasi dimostrare: le indicazioni (attenti: sono nomi proposti, non ancora promossi ufficialmente) per i nuovi presidentI di Autorità di Sistema Portuale (AdSP), peraltro significative sul metodo, hanno sturato il vaso di Pandora. Tutti...

Leggi ancora

So che sanno che sappiamo

Niente paura, il gioco di parole del titolo non riguarda voi lettori. Vorrebbe essere, appunto, un gioco rivolto chi continua a ritardare l’attesissima e indispensabile riforma portuale, con annessi e connessi. Sia chiaro che...

Leggi ancora

Drill baby, drill

La guerra dei dazi annunciata da Trump sta innescando una inedita rivoluzione non solo commerciale, ma anche politica. E le rivoluzioni, come scriveva Mao nel suo libretto rosso, “non sono un ballo a corte”....

Leggi ancora