Il “sistema” che fa i punti
LA SPEZIA – Lasciamo perdere i commenti un po’ acidi di chi, a fronte dei successi vantati da Forcieri e dai vertici Contship per il “sistema” spezzino, se la cava con la vecchia battuta: “chi si loda s’imbroda”.
[hidepost]Qui sono i fatti a dire la loro: e se il travolgente boom delle crociere sta segnando qualche battuta d’arresto – alla fine anche la bistrattata Livorno cerca di risalire la china grazie anche alla geografia – sul piano dell’organizzazione, della capacità dei servizi, dell’efficienza del principale terminal e della sintonia tra operatori e Authority (il “sistema” appunto) La Spezia sta dando i punti a molti. Con iniziative che mettono il porto in primo piano e non sotto il tappeto: si veda “Seafuture”, la manifestazione della prossima settimana nella base navale della Marina Militare (ottima la collaborazione, che in passato è sfociata anche nell’ospitalità delle crociere) da mercoledì 8 a venerdì 10.
La transumananza dei manager svizzeri non va dunque vista solo come un’operazione di marketing. Vale anche per questa: ma è il segno che se non si fa davvero sistema, dentro i porti ma anche e specialmente dentro la catena logistica nazionale e internazionale, non si può andare lontano. L’epoca delle merci che vanno dove ci sono le navi è tramontata da tempo: adesso sono le navi che vanno dove arrivano le merci ed è indispensabile attirare le merci con i migliori servizi. Semplice ed elementare. Ma a Roma l’hanno davvero capito o l’attesa riforma della 84/94 sarà solo l’ennesimo maquillage?
A.F.
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