Visita il sito web
Tempo per la lettura: 3 minuti

A Trieste pace armata tra signore

TRIESTE – E’ pace, o soltanto pace armata quella che il comitato portuale dell’Authority ha sancito tra il governatore della Regione Debora Serracchiani e il presidente della stessa Authority Marina Monassi?
A leggere il comunicato ufficiale della seduta del comitato portuale, sembra che le richieste della Serracchiani – tra le quali non nominare il segretario generale a mandato quasi scaduto del presidente – siano state accolte più o meno di buon grado. Ed è significativo anche il ringraziamento – evidenziato dal comunicato – della Monassi alla Serracchiani “per il contributo allo sviluppo dei traffici portuali”. Come a dire: il ramoscello d’ulivo è stato presentato, si vedrà presto come sarà stato accolto. Il futuro assetto del porto dipende molto anche dal rapporto tra le due signore.
Sul comitato portuale, riportiamo qui sotto il comunicato ufficiale. Va premesso che a Trieste l’atmosfera della prossima scadenza del mandato di Marina Monassi si è ulteriormente scaldata con una nuova mandata di indiscrezioni sui “papabili” alla eventuale sostituzione. O più probabilmente alla carica di commissario se Lupi adotterà anche a Trieste il criterio di aspettare la riforma della 84/94 (vedi il nostro commento in 1ª pagina). Avevamo già riferito della candidatura – subito sconfessata – di Massimo Provinciali da parte della locale Camera di Commercio. Successivamente sono circolati i nomi di Nereo Marcucci – presidente di Confetra ed ex presidente dell’Authority di Livorno, che sarebbe proposto dalla Provincia – di Galliano Di Marco – presidente di Ravenna, che non intenderebbe mollarla – di Claudio Bonicciolli e addirittura di Riccardo Illy, il re del caffè e noto imprenditore anche della logistica. Tanto rumore per nulla, visto che il ministro non ha ancora chiesto la terna?

* * *

Ed ecco il comunicato del comitato portuale.
In una riunione impegnativa per la quantità e rilevanza degli argomenti posti all’ordine del giorno, il comitato portuale, presieduto dal presidente Marina Monassi, ha assunto importanti decisioni per il futuro del Porto di Trieste.
È stato innanzitutto accolto il suggerimento degli Enti locali e territoriali – in particolare del sindaco di Trieste Roberto Cosolini e del presidente della Regione FVG Debora Serracchiani – di non nominare alcun segretario generale il cui incarico possa protrarsi oltre il mandato dell’attuale presidenza, facendo propria l’interpretazione delle norme per cui gli incarichi quadriennali di presidente e segretario generale dovrebbero ritenersi contestuali.
Il comitato portuale ha quindi dato mandato al presidente APT di avviare le procedure di vendita delle società partecipate dall’Authority che gestiscono i servizi di interesse generale in ambito portuale. Ai sensi di legge dovrà infatti essere ceduto almeno il 51% di Adriafer s.r.l. e di Porto di Trieste Servizi S.p.A. Sarà altresì avviata la procedura di vendita di almeno il 35% del capitale sociale di Trieste Terminal Passeggeri S.p.A.. Nell’individuazione del valore delle predette società, l’Autorità portuale è coadiuvata da Kpmg Advisory S.p.A. che si è aggiudicata l’appalto. In ogni caso, il presidente riferirà nuovamente in Comitato sui bandi di gara che l’APT provvederà a redigere per le predette cessioni.
Parimenti, a seguito delle indicazioni pervenute dal ministero vigilante in materia di contenimento della spesa, il Comitato ha dato mandato al presidente di avviare l’estinzione della Fondazione Istituto di Cultura Marittimo Portuale, il cui liquidatore sarà incaricato di salvaguardare le attività ivi esercitate ed il patrimonio esistente.
È stato poi approvato il bilancio di previsione, che evidenzia un risultato della gestione 2015 in pareggio. La spesa per gli investimenti di 96 milioni di euro rappresenta la parte principale e più significativa, ricomprendendo le risorse non ancora contabilizzate per la realizzazione della piattaforma logistica, tra cui i 32 milioni di euro assegnati dal CIPE, e, proseguendo nel percorso virtuoso che ha caratterizzato gli ultimi esercizi, ben 12 milioni di euro di investimenti con fondi propri. Con l’occasione il presidente Monassi ha ringraziato il presidente della Regione Serracchiani per il contributo conferito a beneficio dello sviluppo dei traffici portuali, nonostante il difficile momento per l’economia.
Sono state approvate altresì due delibere di fondamentale importanza per gli operatori, in quanto consentono di accelerare la realizzazione degli investimenti privati sui beni demaniali. È stata votata una delibera che dà il via alla procedura di approvazione da parte del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici dell’adeguamento tecnico funzionale al piano regolatore portuale vigente dell’intervento di allungamento del Molo VII; allo stesso modo, è stata approvata l’intesa tra il Comune di Trieste e l’Autorità portuale che sancisce la congruenza tra i due strumenti di pianificazione (Piano Regolatore Portuale e Piano Regolatore Generale del Comune).

[hidepost]

Pubblicato il
25 Ottobre 2014

Potrebbe interessarti

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora

La vendetta e il perdono

Dunque, la solidarietà del presidente della Toscana con Luciano Guerrieri è durata, in ossequio agli ordini di partito, l’espace d’un matin, come dicono i francesi. Anche Giani, che aveva giurato di difendere Luciano alla...

Leggi ancora

Riforma e porti in vendita

Come volevasi dimostrare: le indicazioni (attenti: sono nomi proposti, non ancora promossi ufficialmente) per i nuovi presidentI di Autorità di Sistema Portuale (AdSP), peraltro significative sul metodo, hanno sturato il vaso di Pandora. Tutti...

Leggi ancora

So che sanno che sappiamo

Niente paura, il gioco di parole del titolo non riguarda voi lettori. Vorrebbe essere, appunto, un gioco rivolto chi continua a ritardare l’attesissima e indispensabile riforma portuale, con annessi e connessi. Sia chiaro che...

Leggi ancora

Drill baby, drill

La guerra dei dazi annunciata da Trump sta innescando una inedita rivoluzione non solo commerciale, ma anche politica. E le rivoluzioni, come scriveva Mao nel suo libretto rosso, “non sono un ballo a corte”....

Leggi ancora