Visita il sito web
Tempo per la lettura: 3 minuti

All’aeroporto “Galilei” la Madonnina del Pisano

La pregevole scultura lignea presentata da Dario Matteoni – Gina Giani e la promozione dell’arte

Gina Giani, Piera Orvietani, Dario Matteoni, Stalin Poli.

PISA – E’ stata inaugurata presso l’aeroporto di Pisa l’esposizione della copia lignea della Madonna con Bambino di Giovanni Pisano (1298) realizzata dallo scultore Vincenzo Fancelli nel 1946, oggi esposta presso la Sala Vip dell’Aeroporto Galilei.
Alla conferenza stampa erano presenti Gina Giani, amministratore delegato e direttore generale SAT S.p.A., Piera Orvietani, vice presidente Amici dei Musei e dei Monumenti Pisani, Stalin Poli, cultore di opere d’arte e proprietario della scultura, Dario Matteoni, direttore Museo di San Matteo.
Gli Amici dei Musei e dei Monumenti Pisani, in felice collaborazione con SAT – Società Aeroporto Toscano Galileo Galilei – S.p.A., che gestisce lo scalo, e con il signor Stalin Poli, cultore d’arte e proprietario della scultura, hanno deciso di offrire alla vista dei visitatori e viaggiatori che transitano per Pisa quest’opera unica, precedentemente esposta presso il Museo di San Matteo a cura del dottor Matteoni. L’originale di Giovanni Pisano (1298) è oggi custodita presso il Museo dell’Opera del Duomo, chiuso temporaneamente per restauro.
[hidepost]

La scultura della Madonna.

Riguardo all’opera Dario Matteoni, direttore del Museo Nazionale di S. Matteo, ha commentato: “L’opera scolpita da Vincenzo Fancelli nel 1946 è una perfetta riproduzione nel legno del capolavoro in avorio di Giovanni Pisano. L’originale, attualmente conservato presso il Museo dell’Opera, era destinato nel 1298 a far parte di un gruppo di statue, tutte in avorio, poste sopra l’altare maggiore del Duomo. La particolarità della scultura consiste nella sinuosa posa che asseconda la forma della zanna, donando grazia e movimento alla figura: tale grazia è compresa dallo scultore contemporaneo, che la reinterpreta utilizzando però un materiale considerato meno nobile come il legno. Copiare modelli è un esercizio praticato da sempre dagli artisti. Significa cimentarsi nel comprendere le leggi del linguaggio dell’arte e costituisce una spinta fondamentale per elaborare un proprio autonomo percorso. Per uno scultore pisano come Fancelli il confronto con il passato non poteva non coincidere con il Medioevo, un’epoca in cui i pisani raggiunsero un vero e proprio primato in questa tecnica artistica. Il pregevole esercizio dell’artista si inscrive infatti nell’ambito di una mostra fondamentale per la vita culturale della città, inaugurata proprio nel 1946 e dedicata alla Scultura Pisana del Trecento. Fu un irripetibile momento per raccogliere e vedere insieme un numero elevato di opere poste al riparo o scampate dai bombardamenti e rappresentò un’occasione di ripartenza dopo la devastazione della guerra. Quella memorabile mostra inaugurò poi, nel 1949, lo spazio dell’ex convento di San Matteo come sede del Museo Nazionale. E per ricordare quei frangenti, in un’ottica di rivisitazione delle vicende che hanno portato alla nascita del Museo, si è deciso di esporre questa pregevole copia realizzata nell’entusiasmante clima della ricostruzione”.
Gina Giani, amministratore delegato e direttore generale SAT S.p.A. ha dichiarato: “Come sempre è un piacere per noi ospitare in aeroporto iniziative volte alla promozione dell’arte, in tutte le sue forme, ed è singolare proporre al passeggero la riproduzione di un’opera di uno dei più importanti scultori toscani del Medioevo, che rivive grazie alla mano esperta di Vincenzo Fancelli ed all’iniziativa de Gli Amici dei Musei e dei Monumenti Pisani, da anni in prima linea nella valorizzazione della cultura locale”.

[/hidepost]

Pubblicato il
22 Novembre 2014

Potrebbe interessarti

Il neo-kompanjia Stachanov

Il kompanjia Aleksej Stachanov in confronto era, come si dice da noi, uno scansafatiche: cioè robetta. Perché oggi l’avvocato Matteo Paroli copre in contemporanea due cariche da far tremare le vene ai polsi. È...

Leggi ancora

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio