Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Authority e CCIAA una convenzione

LIVORNO – Promuovere giornate di approfondimento sul porto; organizzare e gestire incontri di gruppo per favorire l’integrazione con la città; partecipare a progetti europei e realizzare attività finalizzate alla valorizzazione del nascituro Port Center e del patrimonio culturale.
[hidepost]Sono questi gli obiettivi della convenzione sottoscritta da Autorità portuale e Centro Studi e Ricerche della Camera di Commercio.
La collaborazione avrà una durata di tre anni e sarà parte integrante di un percorso condiviso che consentirà di sviluppare al meglio le tipicità e le eccellenze della cultura labronica, finalità, quest’ultima, che il presidente Sergio Costalli non ha mai nascosto essere una delle priorità dell’Ente Camerale di cui è al timone da quasi un anno: «La sinergia con l’Autorità portuale è sempre più forte – ha detto Costalli -, vogliamo rafforzare il nostro impegno verso la città, valorizzare le eccellenze imprenditoriali locali e la vitalità della nostra economia marittima. La cultura a Livorno può e deve giocare un ruolo fondamentale per la coesione sociale e la riscoperta di una vera vocazione turistica».
La Blue Economy, insomma, non ruota soltanto attorno ai traffici commerciali e alle eventuali agevolazioni doganali di cui godrebbe Livorno se lo scalo della Città dei Quattro Mori divenisse un porto franco, c’è anche la Fortezza Vecchia, messa a nuovo da quando è stata data in gestione alla Port Authority, e c’è il futuro Port Center, un centro di informazione permanente dedicato al porto e aperto alla città e ai turisti, un polo museale che è da poco entrato nel network internazionale dei Port Center. E poi ci sono tutte le iniziative promosse dal Progetto Porto Aperto, giunto al suo ottavo anno di vita e nato per favorire la conoscenza del porto e la sua integrazione con la città.
«Il documento – ha detto il presidente della Port Authority, Giuliano Gallanti – coinvolge sempre di più le istituzioni nel tentativo, ormai largamente condiviso, di definire azioni comuni con le quali promuovere l’immagine di Livorno nel mondo. In ambito promozionale sarà fondamentale accedere ai finanziamenti europei per conseguire gli obiettivi prefissati».
La Direzione Promozione e Studi dell’Authority, guidata da Gabriele Gargiulo, e il Centro Studi e Ricerche della CCIAA collaboreranno sin da subito per implementare e sviluppare le attività comprese nel progetto Porto Aperto. Allo scopo è già stato creato un tavolo di lavoro tecnico a cui prenderanno parte le istituzioni locali, le associazioni di categoria, il Provveditorato agli studi provinciale, e gli istituti scolastici.

[/hidepost]

Pubblicato il
3 Dicembre 2014

Potrebbe interessarti

Il neo-kompanjia Stachanov

Il kompanjia Aleksej Stachanov in confronto era, come si dice da noi, uno scansafatiche: cioè robetta. Perché oggi l’avvocato Matteo Paroli copre in contemporanea due cariche da far tremare le vene ai polsi. È...

Leggi ancora

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio