“Porto 2000” rilancia a Miami
Un “Galà” con il gruppo Carnival e un mega-stand nel padiglione italia con le offerte e le suggestioni della Toscana – Si punta a superare i 700 mila croceristi già quest’anno

Massimo Provinciali
LIVORNO – Ci saranno tutti i porti italiani (e non solo) al salone internazionale delle crociere di Miami che parte martedì prossimo 17 marzo e si articolerà in quattro giorni di intensa attività promozionale per i programmi del 2016 ed oltre. E naturalmente il porto di Livorno si è impegnato a fondo con la Porto 2000, supportata per la prima volta da una vera e propria “task force” che parte dalla regione Toscana e coinvolge l’Autorità portuale, la Camera di Commercio, il consolato generale italiano di Miami, Toscana promozione, ma anche settori dell’eccellenza regionale come le “Strade del vino”, la gastronomia e l’apparato museale.
[hidepost]Il tutto con un clou al “Gran Galà Toscana Show” di martedì 17, in apertura di salone, nella prestigiosa location del gruppo Carnival. Con il supporto, nel padiglione Italia di uno stand di 50 metri quadri dove si svolgeranno assaggi di gastronomia toscana e libagioni delle “Strade del vino”, mentre scorreranno su un mega-schermo da 80 pollici immagini del porto, dei suoi attracchi e delle “grandi bellezze” storico-paesaggistiche della regione. Ci saranno naturalmente incontri a rotazione con gli operatori – una vera kermesse di lavoro, ha detto il neopresidente della Porto 2000 Massimo Provinciali che guiderà la delegazione livornese – con gli armatori e i brokers. Nello stand messo a disposizione dal colosso Carnival, verrà anche presentato un cortometraggio cui la Regione e la stessa Porto 2000 si affidano per supportare l’invito alla crociera in Toscana, dedicato più che altro alla famiglia-tipo americana.
Nella conferenza di presentazione della missione a Miami, a palazzo Rosciano, il presidente della Port Authority Giuliano Gallanti ha messo l’accento sulla necessità – e quindi sull’auspicio – che sulle crociere si riesca ad operare in piena sinergia tra porto e città, coinvolgendo le comunità anche sul piano delle potenzialità culturali, e sfruttando per quanto ci riguarda il patrimonio quasi unico delle fortezze medicee. Ha di fatto ribadito quanto nei giorni precedenti aveva detto a Bruxelles, delegato da Assoporti al primo simposio pan-europeo su turismo e crociere, dove ha raccomandato che la promozione avvenga anche coinvolgendo le comunità urbane e le loro istituzioni che sono – molto spesso – i primi fruitori del turismo croceristico sia sul piano economico che culturale.
Il presidente della Porto 2000 Massimo Provinciali a sua volta ha ricordato che a Miami lo stand livornese sarà condiviso anche dal porto di Piombino, che con quello di Portoferraio punta a un’offerta comune, non in concorrenza ma complementare. Se concorrenza c’è – è stato ricordato nel corso della conferenza di presentazione della missione Miami – dev’essere con il porto di La Spezia, nel principio che la “porta della Toscana” è e deve essere Livorno. E la Regione Toscana da parte sua s’è impegnata con Toscana Promozione (presente all’incontro il suo dirigente Alberto Petruzzini) mentre la Camera di Commercio, rappresentata dal segretario generale Pierluigi Giuntoli ha ricordato la partecipazione di importanti aziende della provincia proprio per mettere in luce le eccellenze gastronomiche (ma non solo) del territorio.
E’ stata infine fornita una raffica di cifre a supporto delle speranze livornesi sul dopo Miami. Secondo Provinciali i contratti già operanti, in particolare con i nuovi accordi stretti dal gruppo Carnival, fanno ipotizzare un 2015 in piena ripresa con 710 mila croceristi (367 toccate) e alcune presenze eccellenti, tra cui il viaggio inaugurale della “Britannia” di P&O. Per il 2016 i croceristi dovrebbero salire a 816 mila con un numero uguale di toccate (363) e con il ritorno alla grande di Msc. Si punta inoltre sulle sinergie con l’aeroporto di Pisa, collegamento importante per le crociere “di testa”, in un quadro di potenziamento sia della nuova holding aeroportuale della Toscana, sia nei programmi di crescita anche dei grandi charter dagli Stati Uniti: i cui cittadini sono al secondo posto nel turismo verso l’Italia dopo i tedeschi.
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