Venti milioni a Piombino
Sono finalizzati al sito di smantellamento, riparazione e restauro di navi obsolete

Luciano Guerrieri
PIOMBINO – La Gazzetta Ufficiale italiana ha pubblicato nell’edizione della scorsa settimana, la delibera del CIPE che assegna al porto piombinese retto da Luciano Guerrieri i venti milioni di finanziamento “per lo sviluppo delle attività di smantellamento, manutenzione, restauro e trasformazioni” di imbarcazioni e navi, con particolare riguardo – è stato questo l’obiettivo dell’impegno – per la demolizione e la messa in sicurezza delle navi militari obsolete, secondo le normative stabilite dall’UE (e previa verifica di Bruxelles che non si tratti di interventi di aiuti di Stato).
[hidepost]Il finanziamento, previsto dall’accordo di programma Stato-Regione per il rilancio dell’economia del comprensorio, prevede il banchinamento alla radice della banchina est del molo di sottoflutto, il prolungamento di quest’ultimo molo a protezione del relativo specchio acqueo interno e la costruzione di impianti volti ad assicurare la funzionalità dell’infrastruttura di base propedeutica alla piattaforma per lo smantellamento delle unità navali.
Luciano Guerrieri, attuale commissario straordinario dell’Autorità portuale (dopo aver completato brillantemente due mandati da presidente) ha avuto in queste ultime settimane numerosi incontri con imprese e gruppi di imprese interessati a creare su Piombino – grazie anche a quest’ultimo progetto – un polo di demolizioni navali che potrebbe diventare attrattivo anche per le imprese del settore che non trovano spazio a Livorno e in altri porti del Tirreno. Nell’ambito del progetto, come è stato riferito di recente su questo giornale, rientra anche la possibilità di acquisire un grande bacino galleggiante tra quelli che operano già in svariati porti sia europei che asiatici, e che sarebbero pronti a un veloce trasferimento su Piombino.
[/hidepost]