Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Venti milioni a Piombino

Sono finalizzati al sito di smantellamento, riparazione e restauro di navi obsolete

Luciano Guerrieri

PIOMBINO – La Gazzetta Ufficiale italiana ha pubblicato nell’edizione della scorsa settimana, la delibera del CIPE che assegna al porto piombinese retto da Luciano Guerrieri i venti milioni di finanziamento “per lo sviluppo delle attività di smantellamento, manutenzione, restauro e trasformazioni” di imbarcazioni e navi, con particolare riguardo – è stato questo l’obiettivo dell’impegno – per la demolizione e la messa in sicurezza delle navi militari obsolete, secondo le normative stabilite dall’UE (e previa verifica di Bruxelles che non si tratti di interventi di aiuti di Stato).
[hidepost]Il finanziamento, previsto dall’accordo di programma Stato-Regione per il rilancio dell’economia del comprensorio, prevede il banchinamento alla radice della banchina est del molo di sottoflutto, il prolungamento di quest’ultimo molo a protezione del relativo specchio acqueo interno e la costruzione di impianti volti ad assicurare la funzionalità dell’infrastruttura di base propedeutica alla piattaforma per lo smantellamento delle unità navali.
Luciano Guerrieri, attuale commissario straordinario dell’Autorità portuale (dopo aver completato brillantemente due mandati da presidente) ha avuto in queste ultime settimane numerosi incontri con imprese e gruppi di imprese interessati a creare su Piombino – grazie anche a quest’ultimo progetto – un polo di demolizioni navali che potrebbe diventare attrattivo anche per le imprese del settore che non trovano spazio a Livorno e in altri porti del Tirreno. Nell’ambito del progetto, come è stato riferito di recente su questo giornale, rientra anche la possibilità di acquisire un grande bacino galleggiante tra quelli che operano già in svariati porti sia europei che asiatici, e che sarebbero pronti a un veloce trasferimento su Piombino.

[/hidepost]

Pubblicato il
18 Marzo 2015

Potrebbe interessarti

Il neo-kompanjia Stachanov

Il kompanjia Aleksej Stachanov in confronto era, come si dice da noi, uno scansafatiche: cioè robetta. Perché oggi l’avvocato Matteo Paroli copre in contemporanea due cariche da far tremare le vene ai polsi. È...

Leggi ancora

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio