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Casellario dell’assistenza con l’INPS

ROMA – È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 10 marzo 2015 il decreto 16 dicembre 2014 contenente le modalità attuative del Casellario dell’assistenza, che ha lo scopo della raccolta, conservazione e gestione dei dati, dei redditi e di altre informazioni relativi ai soggetti aventi titolo alle prestazioni di natura assistenziale.
[hidepost]Il Casellario dell’assistenza, istituito presso l’INPS, costituisce l’anagrafe generale delle posizioni assistenziali e delle relative prestazioni, condivisa tra tutte le amministrazioni centrali dello Stato, gli enti locali, le organizzazioni non profit e gli organismi gestori di forme di previdenza e assistenza obbligatorie, che forniscono obbligatoriamente in via telematica i dati e le informazioni contenute nei propri archivi e banche dati, per la realizzazione di una base conoscitiva per la migliore gestione della rete dell’assistenza sociale.
“Il Casellario – ha affermato il presidente ANAP, Giampaolo Palazzi – costituisce certamente una importante innovazione nel panorama variegato del nostro sistema assistenziale, che si perde in mille rivoli ed è gestito da una pluralità di soggetti pubblici (e privati) spesso poco comunicanti tra loro. Al di là della necessità di rivedere qualcosa della normativa sull’assistenza, magari dando piena applicazione alla legge 328/2000, affinché essa sia più aderente ai bisogni degli individui e le poche risorse messe a disposizione siano utilizzate nella maniera più proficua possibile a favore di coloro che sono effettivamente bisognosi, il Casellario – ha continuato il presidente – costituisce uno strumento, che come organizzazione di categoria ci auguriamo valido, a disposizione dello Stato e delle Amministrazioni pubbliche centrali e locali per avere una compiuta conoscenza dei bisogni sociali e di come essi vengono soddisfatti dal sistema integrato degli interventi e dei servizi sociali”.
“È innegabile che il Casellario è stato ideato e istituito con l’obiettivo principale di razionalizzare la spesa, visti anche i numerosi casi di abusi e prestazioni indebite, che si ripetono ai danni delle amministrazioni pubbliche e dei cittadini onesti, come abbiamo modo di constatare frequentemente dalle cronache dei giornali. Il Casellario, infatti, è intimamente legato all’indicatore della situazione economica (ISEE), rafforzando così il sistema dei controlli. Ovviamente – ha concluso Palazzi – ci auguriamo che i comportamenti disonesti da parte dei cittadini vengano puniti, ma il Casellario non deve essere il mezzo per fare risparmi di spesa, bensì lo strumento per distribuire più equamente le risorse a disposizione”.

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Pubblicato il
28 Marzo 2015

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