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Sulle deleghe brain-storm con rinvio

GUASTICCE – Va premesso, per correttezza verso i nostri quattro lettori, che Relata Refero: nel senso che noi non c’eravamo. Ma quando i racconti di chi c’era sono pressoché unanimi, sia pure con le personali sbavature, l’attendibilità diventa alta.
[hidepost]Siamo ancora una volta sulla “telenovela” dell’interporto Vespucci. Ci dovrà essere una seconda riunione di consiglio, già fissata per il 6 agosto. Perché? Si riparte dal racconto del consiglio direttivo che lunedì scorso ha nominato a presidente Guido Nastasi, a vice Massimo Provinciali e come amministratore delegato ha confermato Dino Fulceri. Pare che sia nato un vivace brain-storm (se ci è consentita l’ironia) perché il consigliere eletto su indicazione della Regione, la signora veneta Adriana Manaresi, avrebbe espresso la propria particolare aspirazione ad avere la delega sulle operazioni di valutazione e di alienazione relativa alle aree. Una delega che ha fatto parte fino ad oggi dei compiti dell’amministratore delegato, e alla quale Fulceri – evidentemente supportato da chi ha voluto la sua riconferma – non ha inteso rinunciare. La signora sarebbe stata molto decisa, ricordando di essere stata chiamata al Vespucci per espressa volontà dell’assessore regionale alla logistica, proprio per rivestire un ruolo importante con una delega altrettanto importante. Nel riferire il dibattito, abbiamo raccolto più d’un imbarazzo. Certificato anche dalla decisione di aggiornare l’assegnazione delle deleghe a una ulteriore riunione. E sarà davvero importante, per la “mission” del Vespucci, vedere che cosa uscirà dalla seduta del 6 agosto. Perché a quanto pare la non decisione di rinviare tutto a settembre con la modifica dello statuto, non è stata sufficiente a calmare le acque. E a seconda di come verranno distribuite le deleghe potrebbe anche arrivare la prima concreta indicazione di che cosa si vuol fare del Vespucci.
Antonio Fulvi

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Pubblicato il
1 Agosto 2015

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