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Sistema aeroporti della Toscana cresce in tutto, anche il cargo

La conferma che i forti investimenti della nuova holding hanno già dato una spinta importante – Rimane il problema delle sinergie con i porti della regione

Gina Giani

PISA – Un bilancio più che favorevole, da grandi anni di turismo e di affari: è quello del primo semestre della nuova holding Aeroporti della Toscana, dove si registra una percentuale di incremento dei passeggeri sia per Firenze che per Pisa: con cifre, nel semestre, che superano per il primo scalo il milione di passeggeri e per il secondo sfiorano il milione e mezzo. Tutto peraltro previsto, dato che l’amministratore delegato della holding, Gina Giani, ne aveva accennato già all’inizio dell’anno, quando la fusione era ancora in corso.
Va anche detto che gli incrementi attuali sono solo l’antipasto di quello che potrà arrivare, visto che la holding ha in programma forti investimenti per potenziare ulteriormente le strutture dei due aeroporti: Firenze grazie all’allungamento (contestato, ma ormai scontato) della pista che consentirà l’uso di aerei più capienti, Pisa con il progettato raddoppio dell’aerostazione, il “Move people” che porterà nella sua sfera d’influenza anche i ricchi territori di Lucca, e con l’ulteriore incremento dei voli di Ryanair, che è stato il vero asso vincente dello scalo.
[hidepost]Ma su un punto ad oggi c’è stata poca grancassa: l’incremento percentualmente elevatissimo dei traffici cargo su Pisa. Un incremento che va letto, probabilmente, con l’aumento dell’export di prodotti di valore e di basso peso (moda, gioielli, etc.) che hanno trovato nei voli cargo un’ottima alternativa a quelli tradizionalmente in partenza dai grandi hub di Roma e Milano. E proprio sui cargo e sulla specifica stazione il Galilei sembra voglia puntare ulteriormente. Anche perché il rilancio dell’economia costiera della Toscana, fortemente sostenuto dalla regione con l’impegno personale del governatore Rossi, può essere una ulteriore occasione.
Rimane semmai quell’area in grigio che non sembra voler decollare ed è rappresentata dalle sinergie tra l’aeroporto Galilei e il sistema portuale di Livorno e Piombino. Considerati uno dei punti forti teorici per la logistica dell’intera Toscana, il sistema non sembra ancora aver trovato le sue sintonie. Ma forse con il maggior interesse per il cargo del Galilei, qualcosa potrebbe finalmente cambiare.
A.F.

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Pubblicato il
2 Settembre 2015

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