Civitavecchia: meno rimorchio e altri tagli sui costi

Pasqualino Monti
CIVITAVECCHIA – La notizia sembra di normale valenza operativa: e invece testimonia il profondo cambiamento in corso a Civitavecchia, il “porto di Roma” come orgogliosamente lo chiama Pasqualino Monti con tutto il suo staff. Grazie alle “rilevanti modifiche tecniche e infrastrutturali” che si sono consolidate in questi anni, con un’ordinanza concordata con tutto il cluster portuale, il comandante della Capitaneria ammiraglio (Cp) Tarzia ha abolito le precedenti disposizioni che da 14 anni imponevano alle navi di usare i rimorchiatori anche in fase di disormeggio. Un’anomalia tutta locale, che ha allontanato nel tempo alcune compagnie e certo non era gradita anche a quelle rimaste.
Sia l’ammiraglio Tarzia, sia il commissario dell’Authority Pasqualino Monti, hanno voluto enfatizzare il significato dell’ordinanza. “Il porto è cambiato – ha detto Tarzia – e quello del 2015 non è certo quello del 2001.
[hidepost]Oggi è in grado di garantire con i suoi traffici i consolidati livelli di sicurezza che ne fanno uno scalo d’eccellenza sotto questo aspetto”.
Pasqualino Monti, a sua volta, ha parlato di “essere sul mercato con un peso specifico diverso, in pieno regime di concorrenzialità”. Nella sostanza, secondo il commissario dell’Authority, l’ordinanza ridurrà i costi per le navi. Ma c’è di più, ed è una promessa che è già stata colta con estrema attenzione: “Laddove si considerasse ancora troppo costoso il nostro scalo – ha detto Monti – siamo disponibili a ridefinirne costi e tariffe”. Un impegno che certamente apre un’altra pagina importante per il “porto di Roma” e per le sue aspirazioni.
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