Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

I disegni dei bimbi per Kilometro solidale

Il messaggio sull’importanza del gruppo

MILANO – Cosa vuol dire far parte di un gruppo? Ti fa sentire più forte e più protetto? Come ti senti quando aiuti un tuo amico o ricevi un aiuto da un’altra persona?
Sono queste le domande su cui si stanno interrogando i 180 bambini seguiti da Fondazione Progetto Arca onlus e dalla Comunità di Sant’Egidio di Milano in questi giorni.
Il network di trasporti espressi su pallet, PallEx Italia, dà il via alla terza edizione di Kilometro solidale e lo fa chiedendo ai bambini cosa significa per loro fare parte di un gruppo.
[hidepost]PallEx Italia, infatti, è un grande network che grazie allo spirito di squadra e all’unione di oltre cento aziende specializzate è diventato negli anni leader nel settore dei trasporti e oggi si fa portatore di un messaggio di solidarietà mettendo al centro i bambini seguiti da Fondazione Progetto Arca onlus e dalla Comunità di Sant’Egidio di Milano.
Kilometro solidale è un’iniziativa di beneficenza unica nel suo genere, che gli scorsi anni ha visto i concessionari e le aziende di tutta Italia uniti in una grande raccolta di beni destinati alle famiglie in difficoltà. Ogni edizione di Kilometro solidale viene sviluppata su un tema specifico, per continuare ad evolversi di anno in anno. Attraverso iniziative di condivisione diverse, tutte targate Kilometro solidale, la conoscenza e la collaborazione tra il network di trasporti e i due enti no profit si sono rafforzate nel tempo. Dalla distribuzione dei pacchi viveri casa per casa insieme agli educatori di Progetto Arca, il primo anno, alla merenda per i bambini della Scuola della Pace della Comunità di Sant’Egidio, l’anno scorso, si è giunti oggi alla riflessione su cosa significhi fare parte di un gruppo.
Quest’anno sono i bambini supportati dai due enti beneficiari della raccolta a regalare i loro disegni al network. I bambini che frequentano le tre Scuole della pace gestite dalla Comunità di Sant’Egidio e i tanti bambini accolti nei Centri di accoglienza da Fondazione Progetto Arca nella città di Milano in questi giorni stanno usando la creatività per disegnare un messaggio caro anche al network: la forza di fare parte di un gruppo e lo spirito di squadra.

[/hidepost]

Pubblicato il
28 Novembre 2015

Potrebbe interessarti

Il neo-kompanjia Stachanov

Il kompanjia Aleksej Stachanov in confronto era, come si dice da noi, uno scansafatiche: cioè robetta. Perché oggi l’avvocato Matteo Paroli copre in contemporanea due cariche da far tremare le vene ai polsi. È...

Leggi ancora

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio