Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

La riforma come l’Araba Fenice?

ROMA – Come l’Araba Fenice, che ci sia ciascun lo dice, dove (e quando) sia nessun lo sa. Insomma, non ci resta che l’ironia per commentare i misteriosi misteri che circondano l’iter della riforma della legge 84/94. Che di rinvio in rinvio, si è già spezzettata in una specie di galassia di schegge: che qualcuno teme siano ormai schegge impazzite.
[hidepost]Cominciamo dall’unica certezza del momento: il consiglio dei ministri convocato per venerdì prossimo 15 gennaio discuterà e dovrebbe varare il primo “pacchetto” di decreti attuativi della riforma di Marianna Madia. All’ordine del giorno il riordino delle partecipate e servizi pubblici locali, conferenza dei servizi semplificate e codice sulle Pa digitali. Ma a scorrere l’ordine del giorno della seduta non appare alcuno dei decreti che riguardano la “governance” dei porti: né quello sulla riforma della dirigenza del pubblico impiego, né il taglio delle Autorità portuali. Che ci siano, ma “mascherati”? Per legge, entro il prossimo agosto il governo dovrà varare tutti i decreti attuativi previsti dalla legge delega Madia. Significa che davvero sarebbe intervenuto il premier Renzi con la mano pesante per rimandare a dopo le elezioni amministrative la riforma? Chiacchiere in questo senso ne circolano tante: come i vari blog si dilungano a descrivere un dissenso sempre più accentuato tra la linea della riforma presentata dal ministro Delrio – 14 autorità di sistema, accentramento a Roma delle vere fasi decisionali – e il gossip sulla volontà renziana di ridurre le stesse autorità di sistema alla metà della metà, ancor più telecomandate da Roma; salvo l’inciampo buttato sulla strada dei due dalla Consulta, che ha rimesso in gioco (e si può solo immaginare con che voglia di rivalsa!) le Regioni.
Sarà anche per questo – si dice negli ambienti del ministero – che anche la “governance” non appare più tra le priorità della Madia per il prossimo consiglio dei ministri?
Antonio Fulvi

[/hidepost]

Pubblicato il
9 Gennaio 2016

Potrebbe interessarti

Rigassificatori e logica

Prendiamola larga per un attimo: da Eraclito a Zenone, fino ad Aristotele, la logica è quella dottrina che chiarisce i meccanismi consequenziali. Se mi avete seguito nello sproloquio, converrete con me che il recente...

Leggi ancora

Quando il saggio saggia

Ci sono a volte, nel comportamento delle persone, scelte difficili da fare: ma una volta fatte, non è difficile spiegarle. È il caso, per la nostra realtà livornese, delle dimissioni del maritime consultant Angelo...

Leggi ancora

Avanti adagio, quasi indietro

Potremmo dire, parafrasando Guido Gozzano, che tra gli infiniti problemi che riguardano il nostro mondo attuale, tra guerre e genocidi, ci sono anche le “piccole cose di pessimo gusto”. Tra queste c’è l’incredibile vicenda...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Se Berta ‘un si marìta…

…“E se domani…” diceva un antico refrain musicale. Riprendo le valide considerazioni del nostro direttore sulla sorprendente impasse di alcune nomine presidenziali nelle Autorità di Sistema Portuale soffermandomi su Livorno: Gariglio è stato tra...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Per difendere la pace…

Guerra e pace, più guerra che pace: sembra l’amara, eterna storia dell’uomo. Così, per preservare la pace, sembra proprio che non ci siano che le armi: si vis pacem, para bellum, dicevano nell’antica Roma....

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora
Quaderni
Archivio