Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Aeroporti, il boom di Bologna

E il Marconi punta sui fiorentini anche grazie all’autostrada raddoppiata

Gina Giani

FIRENZE – La razionalizzazione del sistema aeroportuale toscano, con la fusione gestionale dei due scali di Firenze e Pisa, sta procedendo. Non senza i residui problemi legati alla ferma opposizione di parti della città di Firenze all’allungamento della pista principale a 1400 metri per il Vespucci. Sembra invece senza particolari resistenze il progetto di potenziamento dell’aerostazione del Galilei di Pisa, che anche gli ultimi consuntivi in occasione delle festività hanno visto ormai inadeguata alla crescita del traffico. Gina Giani, che oggi dirige entrambi gli scali, ha anche dovuto fronteggiare di recente un evento a dir poco eccezionale, come la giornata di nebbia fitta del 28 dicembre che ha bloccato tutti i voli sia a Firenze che a Pisa, con un indescrivibile caos di dirottamenti, di passeggeri trasferiti in pullman a Genova e a Milano e di conseguenti lamentele. Una situazione eccezionale proprio perché lo scalo di Pisa è tra i meno colpiti d’Italia da nebbie di quella intensità.
[hidepost]Se il “sistema” tra Pisa e Firenze sta crescendo, cresce però anche il suo principale concorrente, l’aeroporto Marconi di Bologna. Proprio in questi giorni sono stati diramati i suoi consuntivi, che hanno sfiorato a chiusura del 2015 i 7 milioni di passeggeri (+4,7%). La percentuale della crescita è dunque superiore a quella del sistema toscano e il totale dei passeggeri vicino alla somma dei due totali tra Pisa e Firenze. Da sottolineare, secondo la nota del Marconi, che a guidare l’incremento sono stati i passeggeri sui voli internazionali (ben 5,1 milioni, con un +7,2%) che rappresentano dunque il 75% dei viaggiatori sul totale complessivo. Sono leggermente calati invece i passeggeri sui voli internazionali (-2,1%) ma la società di gestione del Marconi sottolinea che anche il recente raddoppio dell’autostrada tra Bologna e Firenze nel tratto più difficile dell’Appennino rende l’aeroporto di Bologna più appetibile ai fiorentini di quello di Pisa, ancora difficile da raggiungere sia per strada che su treno.

[/hidepost]

Pubblicato il
16 Gennaio 2016

Potrebbe interessarti

Il neo-kompanjia Stachanov

Il kompanjia Aleksej Stachanov in confronto era, come si dice da noi, uno scansafatiche: cioè robetta. Perché oggi l’avvocato Matteo Paroli copre in contemporanea due cariche da far tremare le vene ai polsi. È...

Leggi ancora

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio