Urgenze labroniche: “pollai” ro/ro e porte vinciane
LIVORNO – I grandi temi in fase di dibattito sul porto labronico, legati anche alla riforma della 84/94, s’intrecciano con i problemi operativi di uno scalo che sta dedicandosi – in attesa della piattaforma Europa – alla razionalizzazione dei suoi accosti.
[hidepost]Il commissario dell’Authority Giuliano Gallanti ha convocato come noto per oggi mercoledì 27 gennaio i tre principali operatori dei ro/ro (Sintermar, Lucarelli ed LTM) per cercare una forma di integrazione che eviti le guerre tra “pollai”: un tentativo importante, sui cui risultati però c’è qualche scetticismo.
L’altro tema importante per le ricadute immediate sui traffici riguarda il dragaggio della Darsena Toscana, per riportarne i fondali ai 13 metri ufficiali. Il dragaggio è stato vinto da un’ATI (associazione temporanea d’imprese) tra la romana Sidra e la livornese Labromare, con probabile consegna dei lavori da parte dell’Autorità portuale nella prima settimana di febbraio. Ma ancora non si è risolto il tante volte promesso passaggio di gestione delle porte vinciane all’Autorità portuale, che come noto condiziona la stessa Darsena perché con le porte che sono troppo spesso aperte, i fanghi dello Scolmatore dell’Arno e del canale dei Navicelli si scaricano in Darsena, vanificando già in partenza il dragaggio (e le relative spese). Le porte, come noto, sono gestite dalla società del canale dei Navicelli malgrado il presidente della Regione Enrico Rossi si fosse impegnato un anno fa a passarne la gestione all’Autorità portuale. Una promessa che Rossi sta cercando di mantenere: nella bozza della legge regionale che ridistribuisce le competenze delle Province (abolite) e dei Comuni, si legge che la competenza del tratto di Scolmatore che rientra nel Comune di Livorno (e dove operano le porte vinciane) diventa di competenza della Regione Toscana: che a sua volta (è scritto testualmente) si avvarrà dell’Autorità portuale per la sua gestione. Il problema è che la legge regionale non è stata ancora approvata e probabilmente lo sarà solo entro la prima metà di febbraio. Se la legge passerà così come è formulata dovrà poi esserci un ulteriore passaggio in giunta regionale per attribuire la gestione all’Autorità portuale. In sostanza, forse le porte saranno in gestione all’Autorità livornese solo da aprile: quando sarà superata la fase delle grandi piogge che scaricano fango e quindi quando lo Scolmatore avrà già ributtato in darsena migliaia di tonnellate di fango, vanificando almeno in parte il dragaggio dei prossimi mesi. Della serie: la burocrazia ha i suoi tempi, ma proprio non si può accelerare, anche per evitare di spendere centinaia di migliaia di euro di dragaggi che saranno in buona parte vanificati?
Antonio Fulvi
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