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Capitaneria – Guardia Costiera a Savona bilancio in un anno da oltre diecimila navi

Il ringraziamento del comandante cv Vincenzo Vitale al personale, alle categorie e alle istituzioni – Le ispezioni al naviglio mercantile e la tutela della vita umana – L’importanza del Port Management Information System

Vincenzo Vitale

SAVONA – Il Comando della Guardia Costiera savonese ha presentato il bilancio dell’attività svolta nell’intera area di giurisdizione, ossia i 94 km di litorale della Provincia marittima – da Piani d’Invrea a Capo Cervo – e l’entroterra comprendente Savona, Torino, Alessandria, Aosta ed Asti.
I dati includono il lavoro degli Uffici Marittimi di Loano-Albenga, Alassio, Andora, Finale e Varazze, che assieme a Savona dispongono di 115 militari, 4 funzionari civili (tutte sentinelle del mare) e 8 unità navali. Per immediata intelligibilità i risultati vengono riassunti in 6 macroaree di competenza, che ne sintetizzano gli obiettivi ma allo stesso tempo rendono chiara la complessità dei compiti assegnati al Corpo delle Capitanerie di Porto-Guardia Costiera – in primis quale amministrazione marittima attiva periferica della Marina Mercantile (oggi Trasporti) – che come un unicum concentra sul territorio funzioni viceversa facenti capo a più Dicasteri.
[hidepost]Sono evidenti le performance in questa Provincia, con numeri elevati in tutte le macroaree che in primo luogo connotano il carattere di Amministrazione attiva delle Capitanerie. Tali evidenze sono poi completate dall’attività di controllo preventivo, nonché di intervento volto alla tutela della sicurezza della navigazione ed alla salvaguardia della vita umana in mare, che integrano la tradizionale funzione tecnico-amministrativa del Corpo con quella più moderna, operativa, di Guardia Costiera, formalmente ricoperta dal 1989.
La Capitaneria di Porto, con la sua struttura organizzativa, è il primo anello della catena del trasporto marittimo in quanto tenutaria della funzione di controllo del traffico mercantile nella sua vasta area di competenza, che a Savona si spinge fuori provincia fino a Sanremo. Il sistema tecnologico integrato di sensori radar e satellitari i cui segnali pervengono nella Sala Operativa della Guardia Costiera di Savona, ha monitorato tutte le navi destinate al porto; poi, impiegando lo strumento telematico denominato “Port Management Information System” gestito dalla stessa sala operativa, i militari della Capitaneria hanno concesso a queste 4.504 navi il permesso di entrare prima nella rada e poi a Savona o a Vado. Ulteriori 5.724 navi mercantili hanno attraversato l’area marittima sotto il controllo savonese, quindi la stessa sala operativa ha monitorato in totale, nell’anno, 10.228 navi. Le navi dirette a Savona-Vado L. sono state ormeggiate, e poi hanno potuto lasciare il porto, grazie all’elevata competenza dei servizi tecno-nautici di Piloti, Ormeggiatori e Rimorchiatori, diretti e coordinati dalla Capitaneria di Porto. Poi, Autorità Portuale principalmente (anche con i sui interventi infrastrutturali), Capitaneria, Dogana, Polizia di Frontiera, Sanità Marittima, Raccomandatari e Spedizionieri hanno concorso tutti ad assicurare il ciclo della movimentazione della merce e dei passeggeri; il traffico – grazie alle strategie commerciali ed al diretto lavoro dei singoli terminalisti, nonché alla gravosa opera delle maestranze portuali (Compagnia Rebbagliati, varie imprese e servizi di supporto al funzionamento del porto) – ha superato le 13 milioni di tonnellate (55% di esse idrocarburi) e raggiunto quasi 1.400 mila passeggeri.
Per quanto concerne le ricadute delle attività preventive – a fronte della mole di attività sviluppata dalla Guardia Costiera in termini di salvaguardia dell’ambiente e delle biodiversità marine – emerge il forte contenimento delle sanzioni erogate, che è sintomo di consapevolezza del rispetto del mare e della fascia costiera da parte degli svariati utenti. Anche il livello di efficienza del naviglio mercantile ispezionato, tanto nazionale quanto internazionale (in totale 238 unità), risulta soddisfacente. Per quello straniero, su 67 navi soggette a controllo obbligatorio – secondo le strategie europee – durante il transito a Savona, solo 8 sono state soggette a fermo temporaneo per carenze serie. Sempre nell’ambito delle ispezioni al naviglio mercantile, 59 sono state le navi (anche da crociera) soggette a prelevamento di campioni del combustibile per la verifica dei valori limiti di contenuto di zolfo, 21 dei quali ancora in corso di analisi in laboratorio. Dei 38 risultati già noti solo in un caso è stato superato il limite imposto, e quindi elevata specifica sanzione.
Le operazioni di soccorso effettuate sono molto contenute rispetto all’ingente traffico in mare registrato nell’area di competenza; è un dato particolarmente significativo che evidenzia un’elevata maturazione della cultura marittima, e dunque di sempre maggior perizia e prudenza nell’andar per mare da parte di tutta l’utenza.
Soddisfazione dunque, per le performance della Capitaneria di Porto-Guardia Costiera di Savona, è stata espressa dal suo titolare, capitano di Vascello (Cp) Vincenzo Vitale, che si è detto profondamente grato a tutto il personale della provincia, il quale ha dimostrato di lavorare con grande cuore, elevato spirito di servizio e forte senso di appartenenza all’Istituzione. Da ultimo, per il concorso nel funzionamento sicuro del porto, lo stesso Vitale ha voluto ringraziare il “Sistema” con in primis l’Autorità Portuale ed a seguire le altre istituzioni, i servizi tecno-nautici, i terminalisti e tutti gli altri operatori che concorrono con altrettanto cuore al bene ed alla sicurezza del comprensorio portuale di Savona-Vado Ligure.

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Pubblicato il
24 Febbraio 2016

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