Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Seatransport e l’Iran prospettive da Livorno

La crescita delle esportazioni della Nuova Pignone e il nodo della sponda Est della Darsena Toscana

Nicola Carrai

LIVORNO – La riapertura dei mercati dell’Iran, il dinamismo della Nuova Pignone/Ge sulla grande impiantistica da export, le prospettive di potenziamento dei suoi traffici sia da Livorno (terminal Lorenzini) sia da Piombino (nuove grandi aree in prossima concessione) sono tra i punti forti nelle proiezioni per il futuro anche di Seatransport Srl, via Enriques 53, un’azienda di spedizioni che “comunica” forse poco, ma agisce.
Ne parliamo con Nicola Carrai, amministratore delegato e figlio del presidente e fondatore Giancarlo. Il quale ha creato l’azienda nel 1975 e continua attivamente ad operarvi, dopo aver “allentato” ma non certo sopito la sua passione per la vela che l’ha portato per anni a coprire la massima carica nello storico Circolo Nautico Livorno del moletto Nazario Sauro.
[hidepost]Seatransport, ovvero spedizioni e logistica, con un rapporto ormai storico e privilegiato con la Nuova Pignone. Se ne parla molto, di questi tempi.
“E ovviamente ci fa piacere, visto che dal 2000 siamo i gestori del suo traffico marittimo su Livorno, dove operiamo nel terminal Lorenzini. Le prospettive di crescita ci sono perché l’impiantistica del gruppo GE, di cui Nuova Pignone fa parte, è molto richiesta e non solo nella proiezione sui riaperti mercati dell’Iran. Per quello che ci riguarda, i dieci milioni di fatturato del nostro gruppo, che comprende dal ‘91 con Seatransport anche Finservice Europe, sono nelle nostre speranze una base di partenza”.
Come si colloca Finservice Europe rispetto a Seatransport?
“E’ la nostra controllata, di cui io sono il presidente, specializzata nelle operazioni doganali, di logistica con trasporti internazionali e magazzinaggio. Le attività delle due società sono perfettamente integrate e contribuiscono a rendere più efficiente l’intera catena operativa”.
La quale catena, per quanto riguarda Nuova Pignone/Ge comprende tutti i passaggi per le spedizioni?
“Esatto, Nuova Pignone si serve di Seatransport sia per le operazioni doganali delle spedizioni, sia per l’assistenza all’imbarco dei suoi materiali. Coordiniamo le spedizioni dall’azienda alla banchina, dove operiamo con il terminalista Lorenzini, e dalla banchina a bordo tutto compreso, fino all’arrivo a destinazione. Il nostro progetto operativo è anche certificato RINa e si avvale di una ventina di dipendenti tutti con alta preparazione specifica”.
Si parla molto, negli ultimi tempi, della grande ”base” che Nuova Pignone/Ge sta per aprire sul porto di Piombino. Potrebbe diventare concorrente di Livorno?
“Noi ci auguriamo che diventi complementare, per alcuni tipi di impiantistica che oggi trovano difficoltà ad imbarcare a Marina di Carrara. Rispetto ai siti di produzione, Piombino è più lontano di Livorno ed anche la facilità del trasporto via terra conta”.

[/hidepost]

Pubblicato il
27 Febbraio 2016

Potrebbe interessarti

Il neo-kompanjia Stachanov

Il kompanjia Aleksej Stachanov in confronto era, come si dice da noi, uno scansafatiche: cioè robetta. Perché oggi l’avvocato Matteo Paroli copre in contemporanea due cariche da far tremare le vene ai polsi. È...

Leggi ancora

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio