Confetra, 2016 con cautela
Il presidente Marcucci ribadisce i danni per l’eccessiva pressione fiscale

Nereo Marcucci
ROMA – La logistica merci riparte anche in Italia, ma con la pressione fiscale che resta eccessiva sulle aziende e sulle famiglie, le previsioni sul 2016 restano per lo meno caute.
E’ la sintesi della nota congiunturale di Confetra, che come ogni anno interroga centinaia di imprese nel settore dei trasporti, cercando di vedere nella sfera di cristallo dell’economia. Nel commentarla con Il Sole-24 Ore, il presidente di Confetra Nereo Marcucci sottolinea che la prima parte del 2015 aveva dato segnali molto più positivi della seconda parte.
[hidepost]“E da novembre ad oggi – chiarisce – il nostro campione registra l’attenuarsi dei traffici e suggerisce una maggior cautela sulle attese per il 2016”. Marcucci rileva anche che solo il cargo aereo sta continuando a crescere con un trend “congeniale al segmento più ricco del moderno commercio globalizzato”. Il presidente di Confetra chiede anche al governo l’abbassamento della pressione fiscale sulle aziende, minori “turbolenze politiche, economiche e finanziarie” sia a livello nazionale che planetario e interventi infrastrutturali ed organizzativi come promessi dal MIT per “dare ossigeno al sistema logistico e portuale nazionale”.
Dalla nota congiunturale emerge che per quanto riguarda le spedizioni via mare, il 2015 ha visto rispetto al 2014 una crescita del 5,4% dei containers e del 5,4% delle tonnellate ro/ro. Solo il transhipment è calato del 9,2%, in particolare per il crollo di Taranto e il rallentamento di Gioia Tauro. Nell’aspettativa del 2016, emerge una previsione di aumento delle spedizioni via mare del 3,4% con un fatturato in crescita del 4,3%. Lunghi, ancora troppo lunghi i tempi medi di incasso nel settore: 78 giorni, contro la metà nel “sistema” europeo. Interessante la forte crescita degli express couriers, trainati dall’espansione (+15%) del commercio elettronico. E c’è chi ipotizza una rivoluzione anche in questo campo, se dovesse prendere piede l’uso dei piccoli droni per e consegne a domicilio, come promesso, per esempio, da Google.
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