Contributo di sbarco all’Elba Toremar chiede un chiarimento
Non sembra esserci accordo tra le varie amministrazioni sull’isola sui tempi di decorrenza
LIVORNO – Il contributo di sbarco da inserire nel costo del biglietto dei traghetti per l’Elba sta diventando un brutto terreno di scontro non tanto con le compagnie, che anche l’anno scorso ottemperarono alla decisione, quanto tra i comuni elbani. Che nell’ultima riunione in merito hanno finito per accapigliarsi. Sul tema il direttore generale della Toremar Matteo Savelli ha cercato chiarimenti inviando ai sindaci elbani, e per conoscenza alla Regione Toscana e alla Provincia di Livorno, la seguente nota.
[hidepost]Egregi signori sindaci, ci riferiamo alla comunicazione del Comune di Marciana Marina datata 18 febbraio 2016, a quella del Comune di Capoliveri datata 26 febbraio 2016 ed a quella del Comune di Portoferraio datata 2 marzo 2016.
Al riguardo rileviamo quanto segue: – la delibera di C.C. del 2.2.2016 allegata alla comunicazione del Comune di Marciana Marina datata 18 febbraio 2016 richiama la delibera di C.C. n.15 del 27.06.2013 da cui risulterebbe il conferimento al Comune di Capoliveri “dei poteri di accertamento e di riscossione del tributo, previo approvazione, da parte degli otto comuni elbani dell’apposito regolamento” relativamente all’imposta di sbarco;
– il regolamento predisposto dal Comune di Capoliveri ed allegato alla delibera di C.C. del 2/2/2016, all’articolo 1, richiama espressamente l’art.52 del D.Lgs. n.446 del 1997 che disciplina “l’applicazione del contributo di sbarco di cui oll’art.4 comma 3 bis del D.Lgs. n.23 del 14/3/2011 come sostituito dall’art.33 della legge n.221 del 28/12/2015”. Letto il predetto art.52 del D.Lgs. n.446 del 1997, osserviamo che lo stesso, al comma 2, prevede espressamente che: “I regolamenti sono approvati con deliberazione del comune e della provincia non oltre il termine di approvazione del bilancio di previsione e non hanno effetto prima del 1° gennaio dell’anno successivo”. All’uopo, osserviamo, altresì, che il novellato comma 3 bis dell’art.4 del D.Lgs. 14 marzo 2011 n.23 apparentemente non prevede alcuna disposizione transitoria volta a regolamentare il passaggio tra la vecchia e la nuova normativa. Ne discende che il nuovo contributo di sbarco potrebbe essere imposto ai vettori marittimi solo a decorrere dal 01.01.2017;
– con la delibera di C.C. del 26/02/2016, il Comune di Capoliveri ha: I) sospeso “in autotutela e cautelativamente l’efficacia del regolamento sull’imposta di sbarco approvato con la delibera di C.C. n.18 del 25/03/2015”, II) revocato cautelativamente ed in sede di autotutela la delibera di C.C. n.3 del 28/01/2016 con la quale è stato approvato il regolamento sul contributo di sbarco e III) ha dato atto che “la riscossione del tributo è sospesa dal 1 marzo 2016”;
– con comunicazione del 2/03/2016, il Comune di Portoferraio ha intimato alla Moby S.p.A. ed alla Toremar S.p.A., in senso diametralmente opposto alle determinazioni del Comune di Capoliveri, di “riprendere immediatamente la riscossione dell’imposta di sbarco e di accantonarla in attesa del riversamento al Comune che sarà individuato quale riscuotitore dell’imposta”;
– con lettera datata 16 febbraio 2016 inviata ai Comuni elbani il Difensore civico pare evidenziare che l’imposta di sbarco” sarebbe decaduta mentre il “contributo di sbarco” non sarebbe stato istituito “in assenza del previsto regolamento approvato dai comuni interessati”.
Tanto premesso, essendo stato sospeso dal Comune di Capoliveri, il regolamento predisposto dallo stesso ed allegato alla delibera di C.C. del 2/2/2016; essendo stata revocata dal Comune di Capoliveri la delibera di C.C. n.3 del 28/01/2016; considerata l’apparente assenza di un valido regolamento del Comune di Portoferraio o di altro Comune elbano che legittimi i comuni alla riscossione del contributo di sbarco per l’anno 2016; vista l’eventuale incolpevole esposizione delle compagnie di navigazione a provvedimenti amministrativi sanzionatori da un lato e ad azioni giudiziarie dell’utenza dall’altro in caso di illegittima riscossione del contributo richiesto, richiediamo di indicarci: a) la fonte normativa che avrebbe istituito per l’anno 2016 l’imposta di sbarco che il Comune di Portoferraio ritiene “tutt’oggi istituita e vigente, b) l’esatto importo di quest’ultima, c) le modalità di riscossione della stessa.
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