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Le tante criticità sulla Riforma e sulla dogana

LA SPEZIA – A margine delle tematiche sui container, il convegno spezzino ha affrontato anche i più generali problemi legati alla prossima riforma portuale e ai nuovi codici doganali in arrivo.
[hidepost]La riforma portuale è stata criticata da Giorgia Bucchioni a nome del La Spezia Port Service; riforma, le cui possibili modifiche sono state evidenziate da Luigi Merlo, neo consigliere del ministro dei Trasporti, rispetto ai cui contenuti ha espresso non poche perplessità anche l’assessore della Regione Liguria, Edoardo Rixi.
Difronte a queste criticità la comunità portuale di La Spezia ha anche rilanciato la necessità di una forte coesione all’interno del porto che di questa coesione ha fatto il suo elemento di forza e che oggi si confronta con frizioni fra Autorità portuale e enti locali, e con l’affidamento alla giustizia amministrativa (il presidente Forcieri ha annunciato due sentenze del Tar favorevoli al porto) della soluzione di alcuni problemi vitali.
Nel corso della tavola rotonda sono emersi molti interrogativi su quello che sarà l’assetto finale del sistema. Sul tema dei corridoi doganali, lo scontro fra Bruno Pisano, della community spezzina e il direttore generale delle Dogane, Giuseppe Peleggi, ha evidenziato come la consapevolezza di far usufruire i territori costieri di una parte degli introiti generati dai traffici portuali (ogni singolo container garantisce un “reddito” di almeno 100 euro) sia ancora lontana dall’essere compresa a pieno.
E’ emersa invece con forza dagli interventi di Alessandro Laghezza, presidente degli spedizionieri di La Spezia e di Andrea Fontana (agenti marittimi spezzini) l’importanza di un fronte comune che rappresenti una forza autonoma di proposizione e di sostegno dei progetti di sviluppo anche e specialmente nell’era del gigantismo navale.
Tutte le categorie – come ribadito da Michele Pappalardo (Federagenti) e da Roberto Alberti (Fedespedi) sono impegnate sulla linea del fronte del cambiamento. E anche se l’amministratore delegato del La Spezia Container Terminal, Michele Giromini, ha sostenuto la necessità di “pensare positivo”, i problemi in attesa di risposta per fare del sistema logistico Italia (254.000 occupati, come ribadito da Nereo Marcucci, presidente di Confetra) sembrano ancora tanti e complessi. E gli indubbi passi in avanti compiuti dal pubblico ed evidenziati (nel caso delle Dogane) dal presidente di Anasped, Massimo De Gregori dovranno essere completati da ulteriori iniziative dello Stato sui grandi temi della logistica portuale.
A.F.

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Pubblicato il
16 Marzo 2016

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