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La relazione Miele sui temi del territorio

Laura Miele

Dalla relazione del presidente di Asamar Laura Miele una sintesi sui più importanti temi trattati.

LIVORNO – Il Governo, con il suo provvedimento, ha puntato ad una governance attraverso l’istituzione di Autorità di Sistema Portuale e nel nostro caso ha sancito l’aggregazione dei porti di Livorno, di Piombino e di due porti dell’Isola d’Elba (Autorità di Sistema Portuale del Mare Tirreno Settentrionale). Sotto il governo delle nuove Autorità Portuali si renderanno possibili razionalizzazioni, miglioramento e potenziamento delle infrastrutture e un sistema che possa offrire valide soluzioni e supporto alle più varie tipologie di traffico marittimo.
Livorno e Piombino: due porti profondamente diversi per tradizione, storia, vocazione mercantile, traffici e prospettive.
[hidepost]Livorno, che finalmente dopo anni di incertezza, punta con decisione alla realizzazione della Piattaforma Europa, un grande terminal in grado di rafforzare la posizione dello scalo nel ristretto range dei porti italiani core, ovvero dei porti destinati a svolgere una funzione strategica come terminali di corridoi comunitari. Entro il 30 giugno prossimo le imprese dovranno presentare i requisiti di qualificazione alla gara per la Piattaforma Europa. Un’opera, questa, sulla quale la Regione Toscana si è impegnata come mai accaduto nei rapporti fra Regioni e porti, con rilevanti e significativi investimenti. Una strategia, quella della Regione Toscana, che fornisce la concreta testimonianza delle aspettative e dell’importanza che vengono attribuite a questa infrastruttura portuale, destinata a diventare una piattaforma di dimensioni epocali.
(A tal proposito cito l’Accordo di Programma sottoscritto in data 8 maggio 2015 per il rilancio competitivo dell’area costiera Livornese).
Avremo conferma di ciò dalla viva voce del Governatore della Regione Toscana, dottor Enrico Rossi, che di questo progetto, oggi finalmente fuori dalle nebbie, è sempre stato un tenace sostenitore e che sia personalmente sia a nome dell’Associazione degli Agenti Marittimi di Livorno desidero ringraziare moltissimo.
Per Piombino, porto che ha realizzato le nuove infrastrutture indispensabili per una riconversione operativa, si parla di un vero e proprio “Modello Piombino”, quello di un porto che ha sofferto la crisi della siderurgia, ma che ora può guardare al futuro anche grazie al nuovo Banchinamento Est, realizzato con un pescaggio di 20 metri e una lunghezza di 360 che sarà presto affiancato da una seconda banchina di 300 metri; e ciò anche in vista della predisposizione dell’area sulla quale sarà effettuato un consistente investimento da “General Electric” con attese di importanti ricadute economiche per lo scalo e per il territorio.
Desidero inoltre evidenziare la fondamentale operazione del “Gruppo Cevital” che offre prospettive ad un intero territorio e concreta speranza alle persone.
Tutti questi risultati sono stati resi possibili dall’impegno corale delle Istituzioni.
La crisi di Piombino è stata positivamente gestita dalle Istituzioni locali con il costante supporto e l’impegno della Regione e del Governo e con il contributo delle forze sociali e delle categorie economiche.
A comprova di quanto detto citerò due fatti fondamentali: il piano finanziario degli investimenti del porto di Piombino, scaturito dalla sottoscrizione dell’Accordo di Programma Quadro del 12 agosto 2013, e la stipula dell’Accordo di Programma del 24 aprile 2014, con il quale si è aggiunta la previsione di un Piano di reindustrializzazione e di riqualificazione dell’area.
Con grande velocità sono state messe in atto quelle opere preparatorie che consentiranno di modernizzare e rendere competitivo il ciclo di produzione dell’acciaio, cosicché Aferpi possa porsi nuovamente come Leader sul mercato degli acciai speciali di alta gamma e sia nella condizione di sviluppare, tramite la nuova Società “Piombino Logistics”, una nuova ed importante piattaforma logistica integrata.
Non so se è il caso di parlare di “Modello Piombino”: ma indubbiamente Piombino è la prova di una capacità nuova delle Istituzioni di fare squadra e di produrre risultati eccezionali in tempi strettissimi. Ora devono essere colmate al più presto le lacune relative alle infrastrutture di collegamento, fra cui, in primis, la realizzazione della Strada Statale 398 e l’armonizzazione dei collegamenti ferroviari. Sottolineo che senza la realizzazione di queste opere si rischia di vanificare quanto di buono è stato fatto e di condizionare quindi le possibilità reali di sviluppo del porto.
Quando per la prima volta in Asamar abbiamo cominciato a pensare all’evento di oggi, la nostra attenzione si è concentrata proprio su queste positività, peraltro già intuite anche da importanti Gruppi Armatoriali.
Sistema portuale toscano: molti potrebbero pensare all’ennesimo slogan privo di contenuti. Ma non è così, perché il cluster portuale e logistico della Toscana, così come le Istituzioni, hanno preso piena consapevolezza di quanto un’integrazione operativa possa risultare determinante per raggiungere economie di scala e specialmente più alti livelli di efficienza e di produttività.
Il mercato richiede elasticità, rapidità gestionale, efficienza e capacità di armonizzare le esigenze del mare con quelle terrestri, generando nuova economia.
Laura Miele

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Pubblicato il
13 Aprile 2016

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