Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

L’impegno di Enrico Rossi per la “zona franca” Livorno

Ribadita dai vertici degli agenti marittimi la richiesta di un’area “libera” per dare più valore al sistema dei due porti e dell’interporto

Enrico Rossi

LIVORNO – Quello che nel convegno non si è detto, ma che è stato invece uno dei punti più delicati – ma anche più aperti alla speranza – dell’incontro tra il governatore della Toscana Enrico Rossi e il cluster portuale livornese e di Piombino. Ovvero: la ribadita richiesta – che la presidente di Asamar Laura Miele si è impegnata a formalizzare di nuovo in via ufficiale – di una “zona franca” che serva da volano al sistema logistico della costa.
Non è una richiesta nuova ed anzi l’ha ricordato nel suo intervento il direttore della Camera di Commercio Giuntoli, facendo sua la proposta che il presidente camerale Sergio Costalli ha lanciato già l’anno scorso e tende a ricordare ad ogni intervento pubblico.
[hidepost]Che poi una “zona franca” sia complicata da ottenere e richieda un intervento legislativo è noto. Ma con l’autonomia delle Regioni la volontà di Firenze è determinante. E Rossi, nel colloquio a quattr’occhi con la presidente dell’Asamar Laura Miele, non si è sottratto.
Se ne riparlerà in termini operativi quanto prima. Anche perché alla “zona franca” può essere legata una parte importante del rilancio dell’interporto Vespucci di Guasticce. Sul quale Vanni Bonadio ha detto la sua nel numero scorso del nostro giornale, facendo intravedere la possibilità di una soluzione anche finanziaria nell’ambito del “sistema”. Una serie di tessere, insomma, per un mosaico che sembra prendere forma concreta.

[/hidepost]

Pubblicato il
16 Aprile 2016

Potrebbe interessarti

Il neo-kompanjia Stachanov

Il kompanjia Aleksej Stachanov in confronto era, come si dice da noi, uno scansafatiche: cioè robetta. Perché oggi l’avvocato Matteo Paroli copre in contemporanea due cariche da far tremare le vene ai polsi. È...

Leggi ancora

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio