Ma le “porte” continuano a sputar fanghi
LIVORNO – Zitti zitti, piano piano … nessuno ne parla volentieri: eppure dal dragaggio della darsena Toscana, che dovrebbe finire probabilmente con la prossima settimana, emerge la conferma che le “porte vinciane” sono un disastro permanente per il porto livornese.
[hidepost]Lo avevamo scritto da tempo, ma adesso ci sono, incontestabili, i dati tecnici: nel giro di poco meno di un anno, dalle “porte” sono finiti in Darsena circa 100 mila metri cubi di fanghi. Che per essere dragati stanno comportando una spesa aggiuntiva dell’Autorità portuale di circa un milione di euro.
Da dove si ricavano questi dati? Facile: il progetto di dragaggio della Darsena Toscana è stato fatto circa un anno fa, e comportò anche tutta una serie di precisi sondaggi per stabilire sia i quantitativi di sabbia e fanghi da togliere, sia la loro consistenza. Fu verificato – e la precisione fu importante, perché comportava il relativo finanziamento – che allora c’erano circa 700 mila metri cubi di materiale da dragare. Un anno dopo, cioè oggi che si sta dragando, è saltato fuori che invece di metri cubi ce ne sono 800 mila. E non si tratta ovviamente di materiale piovuto dal cielo.
Pazienza, dirà qualcuno: importante è toglierlo tutto, come si sta facendo. Solo che a spaventare è la prospettiva: finché le “porte” non saranno definitivamente chiuse – o meglio, tombate, com’è necessario anche per la ferrovia (vedi il nostro articolo su queste stesse pagine) – ogni anno finiranno in Darsena più o meno altri 100 mila metri cubi di materiale. E il dragaggio d’oggi in pochi anni sarà del tutto vanificato. Soldi buttati al vento, o peggio, sacrificati ai tempi dei riti burocratici. Allegria.
Antonio Fulvi
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