La formazione professionale per le carriere sul mare

Nella Foto: il tavolo dei relatori del convegno
Importante dibattito al Propeller di Livorno
LIVORNO – La formazione nelle professioni marittime è stato il tema del recente e partecipato convegno dell’International Propeller Club labronico che ha visto anche la presenza degli studenti dell’ Istituto Nautico Cappellini premiati pochi giorni fa con le borse di studio “Tito Neri”. Organizzato dalla presidente del Club Maria Gloria Giani l’incontro ha ben evidenziato come la formazione nelle varie discipline tecniche, giuridiche e, soprattutto, una buona conoscenza della lingua inglese, siano oggi indispensabili per l’accresciuto livello di competenze richiesto sia a bordo che a terra in un campo, quello delle professioni marittime, che offre grandi opportunità, quasi in controtendenza nel quadro economico generale di grande affanno.
[hidepost]Si è parlato dunque di offerte formative sia pubbliche che private partendo da una interessante analisi della situazione lavorativa fatta da Palmira Petrocelli, presidente dell’Istituto Italiano di Navigazione, che ne ha confermato l’enorme potenzialità – peraltro sconosciuta ai giovani per mancanza di comunicazione adeguata – non solo nella navigazione per mare ma anche per i ruoli a terra. Dati significativi quelli riportati dalla Petrocelli che vedono una bassa percentuale di impiego nel settore in Italia, in particolare per quanto riguarda le donne. Da uno studio condotto su questo tema da Wista nel 2008, i cui dati sono ad oggi sostanzialmente invariati, l’occupazione femminile in campo marittimo risulta davvero minimale in tutta Europa e si attesta addirittura all’ 1,5% in Italia dove purtroppo molto spesso riguarda anche ruoli modesti. Coerenti con questi dati anche quelli forniti dalla Marina Militare che vedono appena un 4% totale di donne di cui solo un 8% fra gli ufficiali ed un 1% sottufficiali nonostante un loro buon livello culturale di partenza. All’origine del problema probabilmente la difficoltà nella vita di bordo e la mancanza di certezza sul futuro lavorativo una volta a terra; aspetti questi – secondo Petrocelli – cui si dovrebbe porre rimedio e per i quali dovrebbe essere pensata una adeguata offerta formativa.
Dell’attuale offerta formativa hanno invece parlato Francesca Marcucci, presidente di LTA (Logistic Training Academy), società livornese recentemente costituita ma con un profondo background in materia di organizzazione aziendale ed oggi specializzata nella logistica integrata, ed Emanuele Bergamini della LITAV (Advanced Maritime Training Center). I due manager, che hanno creato una partnership fra le loro aziende, hanno spiegato il valore apportato dai centri di formazione alla gente di mare così come alle nuove linee di operatività della logistica terrestre e portuale illustrando anche gli ultimi progetti rivolti alla formazione dei giovani nella conduzione dei mezzi portuali ed alla formazione continua degli adulti. E’ seguito poi l’intervento di Roberto De Tommasi, direttore di Intempo Spa, osservatorio privilegiato del lavoro portuale, e quello di Pietro Angelini, direttore di Navigo, società di servizi che coordina le attività della nautica sul territorio cui si deve la nascita della Super Yacht Academy, una scuola per la formazione di equipaggi e costruttori navali italiani dello Yachting.
A sintesi degli interventi e dei vari contributi quello conclusivo dell’assessore regionale all’Istruzione, Formazione e Lavoro della Toscana, Cristina Grieco, che ha lodato l’iniziativa del Propeller labronico per avere acceso i riflettori sul tema della formazione delle professioni del mare: “ Un settore strategico per il territorio livornese e per tutta la Regione Toscana – ha affermato l’assessore, ed ha continuato – il raccordo tra scuola-formazione e mondo del lavoro per il settore della nautica, della logistica e della portualità è un obiettivo primario del piano regionale di sviluppo, anche in relazione agli accordi di programma sottoscritti per i porti di Livorno e Piombino e alle prospettive di crescita dei volumi di traffico e di ripresa occupazionale. Sul territorio livornese vi è un polo tecnico professionale sulla nautica-logistica e uno sul turismo. Inoltre i percorsi post diploma ITS rappresentano una ottima chance per gli studenti che vogliono proseguire gli studi in un canale alternativo a quello universitario. E proprio riguardo all’ITS della nautica (mobilità sostenibile) c’è una bella novità. Al termine dei due anni gli studenti conseguiranno un doppio titolo senza dover più sostenere un doppio esame: il diploma ITS e il titolo di accesso alla professione di ufficiale di marina mercantile (di coperta o di macchina). Questo è un significativo recente risultato che la Toscana ha raggiunto come regione coordinatrice nella nona commissione in conferenza Stato-Regioni, che ci spinge a continuare a lavorare in questa direzione per migliorare le possibilità per i nostri giovani di avere un progetto di lavoro e di vita. Da questo dipende il presente e il futuro dei nostri territori e del sistema Paese”.
C. G.
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