Demolizioni navali, anche i genovesi adesso puntano forte su Piombino
Nel porto toscano ci sono spazi e tempi adatti alle esigenze del business e le normative europee stanno diventando stringenti – L’alleanza con i livornesi del gruppo Neri
GENOVA – Demolizioni navali e refitting sono uno dei business del prossimo futuro anche per l’Italia, quando le normative europee renderanno impossibile agli armatori con le bandiere comunitarie mandare a distruggere le vecchie navi sulle spiagge del Bangladesh, come testimonia l’impressionante fotografia qui a fianco.
E’ da tempo che si parla di un grande e modernissimo centro per le demolizioni navali e la bonifica dall’amianto delle vecchie navi in quel di Piombino, dove sono ormai disponibili sia spazi che professionalità.
[hidepost]Adesso arriva proprio da Genova un messaggio ultimativo dalla holding GIN: se non ci saranno precisi impegni anche sui tempi rapidi sulla privatizzazione dei bacini di carenaggio e sul Blue Print, ovvero il nuovo waterfront disegnato da Renzo Piano con più spazi per i cantieri navali, tutta la produzione di GIN sarà delocalizzata, in parte a Marsiglia – dove già la holding gestisce un grande bacino di carenaggio – e in parte ancora maggiore a Piombino.
Marco Bisagno, presidente di Genova Industie Navali (GIN) e il suo amministratore delegato Ferdinando Garrè, sono stati chiari: hanno bisogno di spazi e hanno bisogno di garanzie sui tempi. Su Piombino entrambe queste richieste hanno già risposte positive: l’accordo di GIN con il gruppo Neri per il grande polo tirrenico delle demolizioni navali è cosa fatta e il dinamismo di Luciano Guerrieri, commissario dell’Autorità portuale locale, è una garanzia che i tempi promessi saranno rispettati.
Non si tratta di valori minimali. La produzione di GIN e delle sue controllate – è stato recentemente confermato – è di circa 200 milioni di euro all’anno. Gli investimenti programmati su Piombino ammontano ad oggi a 13 milioni di euro e altri 5 milioni riguardano Marsiglia. Di GIN fanno parte, come noto, due importanti realtà cantieristiche genovesi: i cantieri San Giorgio del porto e i cantieri Mariotti. L’alleanza con il potente gruppo Neri di Livorno, che già opera da tempo su Piombino, chiude il cerchio di una potenzialità tra le più importanti del Mediterraneo.
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