Visita il sito web
Tempo per la lettura: < 1 minuto

La Riforma della “governance” primi nomi, ma possibili sorprese

Il toto-presidenti è in atto ma le scelte definitive rischiano di andare alle lunghe – Il tema del rapporto con i presidenti delle Regioni interessate

ROMA – L’hanno chiamata “governance” e francamente non sappiamo se è per pudore, invece di chiamarla “divisione dei pani & dei pesci”, oppure se è per il generalizzato anglesismo della lingua.
[hidepost]Di fatto, è il problema alla base dei ripetuti slittamenti del decreto del consiglio dei ministri sulla riforma della legge 84/94 relativa alla portualità nazionale. Ieri il consiglio dei ministri dovrebbe aver fatto il passo decisivo per l’apparato della norma, ma non certo per la scelta di tutti i nomi relativi alla “governance”. Al momento di andare in stampa – i nostri sono, in effetti, tempi lunghi – eravamo ancora a metà del guado. Ovvero, pare che fossero appurati alcuni nomi, quindi la “governance” per Trieste (Zeno D’Agostino), per i porti di Roma (Pasqualino Monti, malgrado i furibondi assalti contro di lui), per i porti di Livorno e Piombino (Luciano Guerrieri) e pochi altri. Questi che citiamo sono nomi che circolano, sulla base di Vox Popoli, quindi prendiamoli a benefico di inventario. Secondo la normativa, il “concerto” con i presidenti delle Regioni interessate può andare avanti ancora per 45 giorni. E sarà interessante vedere che cosa emergerà nella “governance” nelle Regioni che erano partite per chiedere tre anni di tempo per uniformarsi alla riforma. Tutto il resto è, al momento, in divenire. Potremo divertirci di più (o di meno) la prossima settimana.
A.F.

[/hidepost]

Pubblicato il
30 Luglio 2016

Potrebbe interessarti

Il neo-kompanjia Stachanov

Il kompanjia Aleksej Stachanov in confronto era, come si dice da noi, uno scansafatiche: cioè robetta. Perché oggi l’avvocato Matteo Paroli copre in contemporanea due cariche da far tremare le vene ai polsi. È...

Leggi ancora

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio